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L'importanza di abbandonare gli obiettivi

Tag
Happiness
Business
Data
Oct 15, 2021
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"Ma come?
Dopo tutti i post, le quote, i libri, le hacks [Link] e i podcast, ALEX mi dice di abbandonare i miei obiettivi?"
Lascia che ti spieghi, perché reputo questa lezione importantissima.
Ho cominciato a realizzarla con gli scacchi.
Gli scacchi sono considerati da tutti un gioco "da persone intelligenti".
Al che io, che mi reputo una persona intelligente (e non troppo modesta), ho sempre avuto il pallino di dover imparare gli scacchi.
Vedevo La regina degli scacchi [Link] o qualche altro film sul tema e mi cresceva un misto di senso di colpa e voglia di mettermi ad imparare.
Ogni tanto mi mettevo un paio di settimane su Chess.com e a guardarmi qualche video su YouTube, però poi mollavo.
Ho sempre avuto il pallino di dover imparare finché non ho iniziato il Monthly Expansion Program (ogni sera per un'ora/un'ora e mezza studio una skill, che cambia ogni mese).
Quando ho buttato giù la prima lista di skill che mi sarebbe piaciuto imparare, ho notato che gli scacchi non c'erano.
E li ho realizzato per la prima volta una cosa: l'obiettivo di diventare bravo a scacchi aveva solo a che fare con il fatto che mi sentivo inferiore rispetto agli altri, e non a qualcosa che volevo fare davvero.
E quindi ho preso una decisione importantissima: ho abbandonato il mio obiettivo di imparare a giocare bene a scacchi.
Ho staccato l'associazione metale tra l'essere bravi a scacchi e l'essere intelligenti (cosa non affatto facile per me).
Adesso, quando qualcuno mi chiede di giocare, dico "Non so giocare e non voglio imparare" senza sentirmi stupido.
Di nuovo, non è una cosa facile.
E' successa la stessa cosa con l'Ukulele.
Avevo l'obiettivo di impare a suonare l'Ukulele per poter suonare in spiaggia o in giro.
Quest'estate un mio amico ha imparato ed è diventato davvero bravo, e via con la solita storia degli scacchi.
Avevo già l'ukulele a casa perché, anche qui, facevo periodi in cui iniziavo e smettevo ad oltranza.
Ho fatto lo stesso ragionamento: voglio imparare perché mi piace o per impressionre le persone in spiaggia?
Puoi indovinare la risposta.
E' stato qui che ho cominciato ad imparare l'importanza di abbandonare senza pietà certi nostri obiettivi.
Non vanno abbandonati a priori.
Sicuramente non vanno abbandonati alla prima difficoltà.
Ma va analizzato il vero motivo per cui ce li abbiamo.
Già fare questo esercizio con i tuoi obiettivi secondati ti assicuro che porta un sacco di tempo libero, di focus ma soprattutto di tranquillità.
L'ansia di dover fare quella cosa, sparisce.
Dopo aver abbandonato un bel po' di questi obiettivi, ho spostato il focus sulla carriera.
Ammetto che su questa parte sto ancora riflettendo molto, ma te lo voglio condividere.
Tutti vogliono essere dei manager.
Tutti, io compreso, hanno l'obiettivo di voler gestire 1000 persone, gestire un super team e diventare CEO.
Da piccolo a scuola, quando mi chiedevano che lavoro volessi fare da grande, rispondevo "Il capo, come mio papà" (non avevo idea del lavoro che facesse).
Di conseguenza ho sempre avuto il desiderio di essere un manager/CEO e gestire un sacco di persone.
Finché ho realizzato che boh... onestamente l'idea non mi faceva impazzire.
Quando immaginavo The VBA Guys o Skill Hackers con 1000 dipendenti, non ero estasiato all'idea dei esserne il CEO.
La mia testa non diceva "PAZZESCO NON VEDO L'ORA".
Mmm, sounds familiar?
Al che ho realizzato che l'idea di essere manager non mi piace.
Secondo me non mi viene bene.
Ci sono persone che lo fanno molto meglio.
E li ho realizzato una cosa importantissima: io non voglio fare il manager, voglio fare l'imprenditore.
Questo è liberatorio.
Non ho più l'ansia di dover imparare a gestire gli altri tanto quanto le persone davvero brave a farlo.
Semplicemente, assumerò i giusti manager mentre farò quello che mi piace e che so fare meglio.
Ti ho portato questo miei esempi per spingerti davvero a rimettere in discussione i tuoi obiettivi, grandi o piccoli che siano.
Più che altro per capire se sono davvero tuoi o no, se li vuoi fare per te o per gli altri.
Concentra le tue ore sulle cose che vuoi fare davvero per te.
Dovrebbero venire naturali, quasi sentire un desiderio impellente, come avevo io per imparare a scrivere bene, prima skill del mio Monthly Expansion Program.
"Vorrei fare un corso di cucina".
Pensa al perché lo vorresti fare.
Se è anni che vorresti e non l'hai ancora fatto, forse dovresti smetterla di sentirti sempre in colpa per non farlo e fare qualcos'altro.