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La trappola del talento

Tag
Life
Learning
Data
May 13, 2022
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Esattamente come l'altruismo [Link], anche il talento è sopravvalutato.
Non solo è sopravvalutato—è anche pericoloso.
Quando siamo piccoli, tutto gira intorno alle "predisposizioni naturali".
Succede che un bambino, per caso o per il modo in cui è stato cresciuto, apprende una materia meglio degli altri e viene definito "portato".
(Se pensi che la nascita delle nostre predisposizioni non sia un casuale, ti lascio due link:
  • Uno di uno psicologo che ha volontariamente cresciuto 3 grandmaster degli scacchi [Link]
  • Uno che dimostra come la predisposizione per lo sport nei bambini sia correlata con il mese di nascita—e no, non c'entra l'oroscopo [Link])
In ogni caso, dopo un primo successo fortuito, cominciano i "sei portato in matematica", "sei portato in disegno", "sei portato per gli sport".
Il bambino inizia a credere a quanto gli viene detto, si appassiona più degli altri alla materia, la studia di più e sta più attento in classe.
Questo lo porta ad essere più bravo degli altri—ma solo perché gli piace di più e dedica più tempo.
A questo punto, lui pensa che il suo successo rispetto agli altri sia dato dal talento; alla fine è quello che tutti gli stanno dicendo da quando è nato.
Questa mentalità è pericolosa per due motivi:
  • Il primo è che appena il bambino incontra una difficoltà, l'illusione sparisce.
Magari fino ad allora non ha mai dovuto studiare, poi trova un argomento particolarmente ostico e il mondo gli crolla addosso.
Improvvisamente "non è più intelligente", quando avrebbe dovuto solo impegnarsi.
  • Il secondo è che il bambino cresce pensando di avere precluse certe strade.
Se un bambino è bravo in matematica, non considera nemmeno possibile una carriera nel mondo dell’arte, e viceversa.
Ma soprattutto, si porta dietro questa mentalità per tutta la vita: "Se non sei portato, non lo puoi fare".
Ti racconto questo perché io ero esattamente quel bambino.
Fino alle medie sono stato riempito di complimenti per le mie doti matematiche, ed ero convinto di essere portato per la matematica.
Poi è arrivato il teorema di Pitagora, che non riuscivo a capire, e improvvisamente ho cominciato ad andare malissimo.
Questo (insieme ad altri fattori) mi ha portato ad andare peggio in tutte le materie, fino a quando in seconda superiore sono arrivato ad un passo dalla bocciatura.
Fortunatamente poi è intervenuto mio papà (con metodi poco ortodossi ma decisamente efficaci) e sono uscito dalle superiori con il massimo.
Questo ha instillato il mio primo dubbio sull'esistenza del talento puro—come si può passare da 10 in matematica a 4 e poi di nuovo a 10?
Nono solo: ero vittima anche della seconda trappola.
Pensavo di poter andare bene solo nelle materie scientifiche; nelle materie umanistiche ero terribile—soprattutto nei temi.
Alle simulazioni di prima prova prendevo sempre al massimo la sufficienza e la prof mi ha letteralmente regalato il 15 per arrivare al 100.
Sono uscito dalle superiori pensando semplicemente di "non essere portato per la scrittura".
Ora, dopo quasi 100 Weekly Hacks e un libro in arrivo, l’ho capito: il talento non esiste.
Lo ripeto, perché so che suona strano: il talento non esiste.
Esiste la predisposizione genetica, ma quella non è sufficiente—è il 10% del successo—il duro lavoro batte il talento 100 a 0.
Non è vero che non sei portato, è solo che non hai dedicato abbastanza sforzo.
Questo ha un pesantissimo corollario, che però è anche la mia conclusione preferita: è sempre colpa tua [Link].
Lo so—è la conclusione di tutte le weekly hacks—però penso sia il modo migliore per vivere la vita, o quantomeno il più produttivo.
Qualsiasi cosa pensi di non poter fare, in realtà puoi impararla e arrivare ad un altissimo livello.
Public speaking, fisica quantistica, essere divertente, scrivere, Excel, programmare, ballare, disegnare, dimagrire—non c’è nulla al di fuori della tua portata.
Viviamo in un momento storico pazzesco: grazie a internet abbiamo a disposizione un’infinità di risorse gratuite.
Grazie a YouTube puoi imparare storia, filosofia e arte senza pagare.
Grazie al No-code puoi creare applicazioni incredibili senza saper programmare.
Grazie a podcast e libri puoi imparare dai migliori e mettere in pratica quanto hai appreso praticamente a costo zero.
E sì—puoi imparare anche ad essere felice.
Nessuno ci può dire cosa siamo bravi o non siamo bravi a fare.
Nessuno ci può dire quale carriera intraprendere; non i nostri genitori, non la società, non la genetica: l'unica persona che può dirlo, sei tu.
Go out there, and make yourself proud [Link]