Questa storia deriva da un articolo bellissimo che girava per la Silicon Valley, su cui c'è addirittura un sito web.
Il titolo originale è:
Why Should I Care What Color the Bikeshed Is? [Blue] [Red] [Green]
Ovviamente il sito si può vedere in vari colori, e la cosa ti farà un sacco ridere alla fine.
Il punto della storia è che le persone solitamente vogliono dare il loro parere su qualsiasi cosa, anche quando esso non è richiesto.
Questo implica che, più una cosa è facile da fare, più persone sentono di dover dare il loro parere.
E soprattutto pensano di saperlo fare meglio.
L'articolo dice che un board di executives può approvare un investimento di miliardi di dollari, come ad esempio per una nuova centrale nucleare, senza verificare praticamente nulla.
Quando il sistema in questione è estremamente complesso, è più facile assumere che qualcuno abbia fatto i controlli del caso e fidarsi a prescindere, piuttosto che andare a verificare e controllare i mille dettagli.
Una decisione di questo tipo quindi, viene presa quasi senza discussioni.
Prova però a chiedere allo stesso gruppo di executive di che colore dipingere il famoso portabiciclette, e verrà giù il finimondo.
Non solo tutti sentono di dover dare il parere su quale colore per loro è il migliore, ma tutti pensano di poter fare di meglio.
Questo perché tutti "sanno dipingere" un portabici.
Di conseguenza non importa quando sia ragionevole o logica la tua richiesta, tutti vorranno dare il loro parere e molti ti andranno contro a prescindere.
Questo avviene perché, soprattutto nelle corporate iper-burocratizzate, le persone hanno bisogno di far vedere a tutti che loro c'erano, che prestavano attenzione e che hanno detto la loro.
Ma un decision-maker dovrebbe usare lo stesso metro di giudizio sia per la centrale nucleare che per il portabiciclette.
Il decision-maker è lì per prendere le decisioni strategiche.
Deve prendere la decisione sul "fare o non fare".
Ma poi, come delega il compito di costruire la centrale nucleare, deve delegare il compito di scegliere il colore del portabici.
Quando ho letto questa storia ho subito simpatizzato con i nostri amici designer, che devono passare una vita d'inferno.
Fai una proposta di logo o template e stai sicuro che dalla ragazza della reception, all'operaio, al CEO vorranno dire la loro sul colore che hai scelto.
Preferisco rimanere nel mondo dell'analisi dati, dove almeno sono in pochi a capire e a poter dare un'opinione.
Non so se c'è una lezione da tirare fuori da questa storia, se non quella di fidarsi dei professionisti che assumi (e di abbracciare un designer la prossima volta che lo vedi).
Ho usato l'esempio dei designer ma vale per tutti i professionisti che fanno cose all'apparenza semplici.
Assumiamo questi professionisti per un motivo: perché sono competenti.
Ed è vero che a me il logo magari "piace un po' più verde" però, se il designer è bravo, il colore che lo ha scelto per un motivo specifico.
E come non diremmo mai ad un elettricista come mettere giù i fili, non dobbiamo dire nemmeno ai designer il colore da scegliere.
Scegli bene le tue battaglie [Link], che magari il colore del portabiciclette non è una battaglia da combattere.