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Wanna bet?

Tag
Life
Data
Oct 7, 2022
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L’altro giorno ho sentito un podcast in cui si parlava di pensiero quantico.
Le parole “quantico” o “quantistico” vengono sempre usate a sproposito, ma in questo caso il concetto di fondo è valido.
Naval Ravikant faceva riferimento al concetto di sovrapposizione degli elettroni, secondo il quale un elettrone è sempre in due posti contemporaneamente finché non lo si osserva. Il gatto di Schrödinger è una metafora creata per spiegare questo concetto: il gatto è sia vivo sia morto, finché non si guarda nella scatola; idem l’elettrone—è in due posti contemporaneamente, finché non lo osservi.
Il pensiero quantico è un concetto per cui, in una discussione, devi sempre tenere a mente entrambi i punti di vista, senza pensare che uno sia migliore dell’altro.
La cosa è molto più facile a dirsi che a farsi, perché il confirmation bias ci rende fin troppo difficile considerare oggettivamente entrambi i punti di vista.
Il primo modo per rendere una discussione più oggettiva è quello di usare la regola di Roger: prima di poter rispondere all’altra persona, devi ripetere il suo punto di vista finché l’altro non è soddisfatto della spiegazione.
L’ultima frase è fondamentale, perché ti costringere a capire meglio dell’altra persona il suo punto di vista, e spiegarlo senza esagerarlo e senza ridicolizzarlo, perché l'altro deve essere soddisfatto della spiegazione.
Questo ti costringe a umanizzare l'altro punto di vista e prenderlo davvero in considerazione. La verità è che se non reputi l'altra persona stupida, sicuramente qualcosa di intelligente nel suo punto di vista c'è.
Nel caso in cui tu voglia affidarti al gut feeling, prova a chiedere o a chiederti “Wanna bet?” La tua convinzione sarebbe in grado di reggere il “Quanto vuoi scommettere?”?
Poniti la domanda e risponditi nella maniera più sincera possibile, ascoltando il tuo gut feeling: se dovessi scommettere € 50.000 sulla tua convinzione, saresti ancora sicuro al 100%? O forse più 70/80?
Probabilmente, ad essere davvero onesti, sarebbe anche meno.
La buona notizia è che per l’altra persona è la stessa cosa.
Per cui adesso non è più “La mia convinzione contro la tua”, ma “Cerchiamo delle informazioni che confermino al 100% una delle due teorie” o, più probabilmente, una terza.
Queste tecniche funzionano quando entrambi i lati hanno più voglia di scoprire la verità che di avere ragione.
Mentre stavo scrivendo, stavo pensando dentro di me “eh-eh, e io sono così, che figo che sono”. In realtà sì, sono così per la maggior parte delle discussioni—ma non per tutte.
In particolare, nessuno può essere così nelle discussioni che gli toccano l’identità.
Un comunista (intendo una persona che crede nel comunismo) non potrà mai fare un esercizio del genere, perché metterebbe in dubbio la sua intera identità.
Il suo cervello (come il nostro su altri argomenti), non potrà mai razionalmente accettare un punto di vista opposto, perché farebbe troppa fatica a ricostruire l’idea che ha di sé stesso e crearsi una nuova personalità.
Inutile dire che avere un'identità di questo tipo, qualsiasi essa sia e a prescindere dall'orientamento politico, ti limita.
Vale anche su opinioni "inquestionabili" come il matrimonio omosessuale: renderlo la tua identità potrebbe chiuderti gli occhi a statistiche vere e oggettive che gli vanno contro, come l'impatto sui bambini adottati da coppie omosessuali (Non ho dati a riguardo e non sono contrario, era solo per fare un esempio).
Il segreto quindi è non avere un’identità.
Tutto ciò che diventa la tua personalità o la tua identità, ti limita e ti rende cieco ad altre strade.
Il corollario, è che devi lasciarti la libertà di cambiare opinione.
Ieri potresti aver detto “Bitcoin è la moneta del futuro”—e per te lo era, con le informazioni che avevi ieri.
Oggi potresti aver scoperto un paper che cambia completamente la tua prospettiva. A quel punto cosa fai? Tieni la convinzione sbagliata?
Semplicemente accetti che ieri hai detto una cosa senza avere tutte le informazioni, esattamente come quello che stai dicendo ora.
Per cui l'unica soluzione è dire: "Questo è quello che penso in base alla mia esperienza e le mie informazioni", anziché "Questo è quello che penso e io ho ragione al 100% e tu torto".
Questo è anche il motivo per cui non devi mai rimpiangere le decisioni prese in passato: hai preso la miglior decisione possibile, con le informazioni che avevi.
Oggi avresti preso una decisione diversa? Lo spero, altrimenti significa che non hai imparato nulla e che sei la stessa persona che eri allora con le stesse informazioni.
Ma non devi essere duro con il te stesso del passato.
L’unica cosa di cui sono sicuro è che oggi puoi solo provare a massimizzare le informazioni prima di prendere la decisione, e poi prenderla sapendo che le informazioni sono necessariamente incomplete.
È l’unico modo per vivere serenamente e non avere rimpianti—Wanna bet?