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Stabilire le barriere

Tag
Life
Business
Data
Feb 18, 2022
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Quando lavoravamo come The VBA Guys (... feel old yet?), i nostri clienti solitamente erano piccole e medie imprese.
Entrando però in YellowKnife, abbiamo iniziato a sederci al tavolo dei grandi.
E, seppur non siamo i partner che fatturano milioni (non ancora quantomeno 😉), abbiamo cominciato a fare progetti per aziende multinazionali.
Una cosa che fin da subito mi ha shockato è la "toxic meeting culture", di cui tanto si parla su LinkedIn.
Pensavo LinkedIn stesse esagerando, ma signore santo iddio, è un macello.
Non appena è iniziato questo particolare progetto , sono stato sommerso da:
  • Mail, spesso con 15 persone in CC senza sapere se dovevo leggerle o no
  • Meeting di un'ora dove sarebbe bastata una telefonata da 5 minuti
  • Meeting di mezz'ora dove sarebbe bastato un messaggio Whatsapp
  • Telefonate e perdite di tempo varie che erano solo ed esclusivamente questo: perdite di tempo
Sono cliché, ma assolutamente veritieri.
So che se tu lavori in una Corporate mi dirai "Bella scoperta zio, benvenuto nella mia vita".
Però dopo circa due settimane a lavorare cosi, in cui la mia produttività è crollata, ho dovuto cercare una soluzione.
Ho fatto una cosa che sembra banale ma che è anche difficilissima: stabilire delle barriere.
Non so perché ma ho sempre avuto "paura" del cliente.
Il cliente è quello che paga, quindi ci si fa andare bene davvero tantissime cose che, in altre circostanze, non ci saremmo mai fatti andare giù.
Sto realizzando piano piano però che, una volta superato quel periodo iniziale in cui pur di trovare clienti gli taglieresti anche l'erba del prato, la storia deve cambiare.
Quando arrivi al limite delle giornate che puoi fatturare, diventi di fatto tu quello che fa un favore al cliente.
Questo, se comunicato al cliente, cambia tutto.
Io l'ho realizzato quando "uno" di YellowKnife, dopo aver ricevuto una mail poco simpatica da un nuovo cliente, ha risposto in maniera inequivocabile che non sarebbero state tollerate altre mail di quel tipo.
Questo lo puoi fare quando sei disposto e hai la possibilità di mollare quel cliente.
In questo c'è sicuramente il rischio di perderlo. Verissimo.
Ma d'altro canto comunica anche il "Guarda, sono io che faccio un favore a te, quindi questa è la linea da non oltrepassare."
Una volta realizzato ho fatto una cosa al limite dello sport estremo: ho detto, al team Corporate con cui interagivo per il progetto, che avrei tollerato al massimo due call di aggiornamento a settimana.
Che, se non strenuamente necessario, non avrei partecipato a call inutili.
Che chiunque volesse da me una risposta immediata mi avrebbe dovuto chiamare al cellulare anziché aspettarsi risposta immediata via mail.
Ovviamente è stato terrificante.
E sai cos'è successo?
Assolutamente niente.
Ora faccio meno call, guardo le mail quando decido io e sono estremamente più produttivo.
Non solo, ma ho comunicato che siamo noi a fare un favore a loro, e non il contrario.
Le conseguenze sono sempre più spaventose nella nostra testa che nella realtà.
Pensiamo che ci siano dei processi rigidi e invalicabili quando in realtà dall'altra parte ci sono persone e, talvolta, puoi cambiare come lavorano.
Ti reputo sufficientemente intelligente da non doverti dire che questo non è un invito ad essere irrispettosi, fare richieste fuori di testa o altro.
E' un invito a richiedere quello di cui hai bisogno per lavorare efficaciemente, con rispetto per gli altri che stanno facendo comunque il loro lavoro dall'altra parte.
Come sai bene, nella mia vita non c'è assolutamente distinzione tra vita lavorativa e vita privata.
Per cui, ovviamente, ho pensato a come applicare questo principio anche al resto della mia vita.
Se inizio ad uscire con una persona, bisogna stabilire immediatamente le condizioni che ti permettono di vivere.
Per me in particolare sono: niente messaggi durante il giorno, ci si vede la sera se non devo lavorare, martedi di salsa è sacro etc.
Di nuovo, non vuol dire che bisogna essere irrispettosi, ma bisogna dire, con serenità e fermezza: "La mia vita in questo momento è cosi. Se a te va bene ottimo, altrimenti nessun problema e ci vediamo in giro!".
Non riesco a non farlo suonare non irrispettoso, ma capiscimi.
A certe persone andrà bene, a certe no.
E va benissimo cosi.
Come per i clienti, devi accettare la possibilità di perdere qualcuno in favore della tua serenità.
Questo concetto per i ragazzi è fondamentale nella prima fase della relazione, dove siamo noi ad avere più paura di perdere l'altra persona, e per le ragazze nella seconda fase.
Sii sempre aperto riguardo a quello che vuoi.
Dovete vedervi più di una volta a settimana se no stai male? Mettilo in chiaro.
Devi poter andare in discoteca solo con i tuoi amici? Mettilo in chiaro.
Il rischio di perdere l'altra persona c'è, ma meglio perderla piuttosto che fare dei sacrifici che per te sono fondamentali, pur di starci insieme.
La tua serenità ringrazia.