Questo punto deriva da una delle regole della Slow Carb Diet di cui Tim Ferriss parla nel suo libro 4 Hour Body [ITA] [ENG] (Davvero ottima lettura tra l'altro).
La sua versione è: "Se devi chiedere, la risposta è no"
In particolare, mentre dava le direttive su cosa si poteva mangiare e cosa non si poteva mangiare, l’ultimo punto era proprio questo: “Se devi chiedere se puoi mangiarlo, la risposta è no”.
Questa regola mi è piaciuta talmente tanto che ho cominciato ad adottarla anche nella vita di tutti i giorni.
L’ho riadattata in: “Se devi chiedere, sai già la risposta”.
Ti faccio l'esempio più classico.
E non ti piacerà.
Hai presente quando ti chiedono "Si vede che sono dimagrita?". (Mi è venuta al femminile. La lascio cosi).
C'è domanda peggiore che un essere umano possa fare ad un altro essere umano?
Ci metto insieme il "Sto bene con questo vestito vero?", "Secondo te la mia nuova ragazza è bella?" (mi è capitato davvero) e tutte le domande di questa serie.
La mia mente urlava: SE DEVI CHIEDERE, SAI GIA’ LA RISPOSTA.
Cosi come non dovresti dire come stai se non ti viene chiesto [Link], non dovresti mai dire ai tuoi amici se hai iniziato una dieta, palestra, se hai un nuovo taglio, un nuovo vestito etc.
Il primo motivo è che cercare l'approvazione dall'esterno crea infelicità.
Se anche la persona ti dice "Si vero, sei dimagrita", la maggior parte del piacere che ne deriva viene eliminato dalla consapevolezza inconscia che l'hai dovuto chiedere tu.
E soprattutto la probabilità che ti dicano la verità è molto, molto bassa.
Con questo non voglio dire che io sia una sorta di essere illuminato che non cerca di piacere agli altri.
Dico solo che se ti trovi continuamente a cercare l'approvazione dall'esterno, forse ci sono dei problemi che devi risolvere dentro di te.
Se l'unico modo che hai per sentirti apprezzato è quando te lo dicono gli altri (che poi si traduce nel cercare i like su Instagram), allora c'è un altro problema di fondo.
Inoltre, come se non bastasse, quando dici alle altre persone che hai un obiettivo, nel tuo cervello si scatena la stessa reazione chimica che si scatena quando raggiungi davvero i risultati.
In uno studio hanno mostrato che persone che hanno detto ad altri di avere un obiettivo erano molto più propensi ad abbandonarlo, proprio per questo motivo.
Qui c'è un bellissimo TED Talk da 3 minuti a riguardo [Link]
Ma c’è un aspetto ancora più subdolo di questa tendenza.
L’impatto generato da queste domande ha un effettivo ancora più negativo quando le facciamo internamente.
L'essere umano ha una tendenza incredibile a razionalizzare l'irrazionalizzabile.
Quante volte, la mattina, ci vogliamo alzare dal letto ma ha perfettamente senso (al momento) posticipare la sveglia?
Quante volte stiamo facendo una cosa importante ed improvvisamente facciamo una "meritata" pausa?
Il vero esercizio mentale a cui abituarsi è questo: cogliersi mentre stiamo cercando di razionalizzare qualcosa e fermarsi in tempo.
Questa è la cosa più difficile del mondo, lo so.
Io ad esempio sono diventato bravo a cogliere le razionalizzazioni prima di fare la doccia ghiacciata la mattina.
Non appena il cervello parte a razionalizzare, riesco a cogliermi in fallo e mi butto dentro.
Ma faccio ancora estrema fatica a cogliermi nel farlo la mattina per svegliarmi presto, devo escogitare stratagemmi tipo mettere il cellulare distante dal letto e sotto 5/6 oggetti annodati, in modo che mi ci voglia un 10 secondi per disattivare tutto.
Secondo me ci sono due takeaways qui.
Il primo è di non cercare conferme dall'esterno, perché purtroppo non servono e ti fanno fare solo la figura opposta a quella che cerchi di fare. (Ironicamente, non c'è domanda più stupida della domanda "Secondo te sono intelligente?". Vedi il titolo per la risposta.)
E la seconda è la domanda è ancora più pericolosa quando la chiediamo a noi stessi, perché il nostro cervello troverà sempre il modo di far venire fuori la risposta che vuole.
E solitamente è sempre la risposta più facile.
P.S. L’ho scritto bene questo punto vero?