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Quanto serve la cultura generale?

Tag
Life
Data
Nov 25, 2022
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Ho sempre avuto un problema con la cultura generale, oggi ne voglio discutere con te.
Ho sempre odiato imparare cose a memoria. Che fossero poesie, date storiche, dimostrazioni matematiche o slide: perché dovrei sforzarmi di occupare Megabyte del mio cervello con cose che posso guardare online?
Di conseguenza mi sono sempre rifiutato di imparare mnemonicamente, pensando fosse inutile (cosa che penso tutt'ora).
Ne ho avuto la prova imparando le capitali del mondo: quando avevo 18 anni, un mio amico mi sfidò e in 2 giorni le avevo imparate tutte.
Utilità nell'averlo fatto? Vantarsi, impressionare un paio di ragazze. E sto già esagerando.
Per questo motivo, non "so" le date della maggior parte degli avvenimenti importanti: non mi ricordo quand'è la Festa della Liberazione, non mi ricordo il giorno in cui fucking Gavrilo Princip ha scatenato la Prima guerra mondiale e così via.
Questo è un manifesto per chi non si ricorda l'anno in cui è caduto l'Impero Romano: non sei solo.
In Italia la cultura generale è focalizzata su nozioni Storiche e Umanistiche.
E lo dico da solo, shame on us: dovremmo saperle queste cose, giusto?
Però non ho mai capito perché chi conosce queste nozioni ha un livello di saccenteria e accondiscendenza che non ha paragoni in altre discipline.
Si sente molto di più "Come fai a non sapere chi ha scritto l'Odissea?" rispetto a "Come fai a non saper calcolare la deviazione standard?".
Ci sono due aspetti che contesto della cultura generale:
  • perché i dettagli dovrebbero essere così importanti
  • perché la storia e le materie umanistiche dovrebbero essere così importanti
Partiamo dal primo: io già penso che la storia sia estremamente sopravvalutata, ma ricordarsi le date a memoria è semplicemente inutile.
Esiste una costo-opportunità della conoscenza. Le risorse per l'apprendimento sono limitate, sia il tempo per studiare che i soldi per comprare i libri. Quando studi qualcosa, stai "pagando" il non poter studiare altre materie.
Anche se non sono d'accordo, posso concedere che "la storia è importante". Ma studiarla così in profondità non massimizza il costo-opportunità.
Sai quante cose avremmo potuto studiare anziché impararsi tutte quelle nozioni a memoria? Avremmo potuto studiare psicologia, educazione civica, programmazione, business, nutrizione, scrittura, marketing e chissà cos'altro.
Sapere la storia può servire a non ripetere gli errori del passato, a strutturare il pensiero critico, ma non confondere la conoscenza della storia con la cultura generale.
Spesso le persone che conoscono più date a memoria sono quelle che poi discriminano per l'etnia o l'orientamento sessuale; conoscono la data della liberazione degli schiavi negli USA e poi dicono "Affondiamo i barconi".
È più importante avere una solida conoscenza di base rispetto a sapere i dettagli. Solo che i dettagli si possono usare con accondiscendenza nei trivia-contest.
Come secondo punto penso che le materie umanistiche siano inutili se non sono il tuo lavoro.
Sapere una base di materie umanistiche può essere utile, ma questa base è MOLTO più bassa di quanto si reputi necessaria.
Io ne sono la prova: negli ultimi 8 anni ho letto più di 300 libri, ma non so ancora chi ha scritto 5 Maggioand I'm doing just fine.
L'amica che mi chiese con accondiscendenza chi fosse l'autore del 5 Maggio è venuta a casa mia un mese fa perché le facessi una formazione di marketing analitico, nonostante sia lei quella che lavora nel marketing.
E quando mi chiese come facessi a sapere tutte quelle cose le risposi: "Ho letto tutti i libri di Seth Godin, Al Ries e company".
Sapere cosa sono conversion rate, customer journey e Remarkability sono argomenti di cultura generale importanti almeno quanto 5 Maggio—solo che sono più utili.
"Sì ma non tutto dev'essere sempre e solo utile"—e sono assolutamente d'accordo.
Ho solo ammirazione per chi conosce queste cose e ne è appassionato. Il mio problema è nel venire considerati automaticamente ignoranti se non si sanno certe cose.
Questo è un discorso prettamente per le materie umanistiche perché si prestano all'accondiscendenza, ma vale in generale per tutte le materie: vale anche per quelli che dicono "Come fai a non sapere cos'è un integrale triplo?" o "Tutti sanno che l'universo è nato 13.7 miliardi di anni fa".
Tutti abbiamo interessi diversi, storie diverse e siamo nati in contesti familiari diversi.
Una persona nata in una famiglia di ingegneri è probabile abbia più interessi per la matematica, mentre se ha i genitori professori di Italiano è probabile sappia più cose di cultura generale.
Vantarsi per cose su cui non hai nessun controllo è stupido: È come se il figlio di Jeff Bezos si vantasse di essere pieno di soldi—grazie zio.
Quindi non giudicare una persona per quello che sa o non sa, ma guarda a cosa sta facendo per migliorare.
E anziché dire "Come fai a non sapere", prova a dire "Non so se l'hai mai studiata ma secondo me questa nozione è davvero utile, se ti interessa ti consiglio questo libro".
Un grazie da tutti noi "ignoranti" 🦊💙