No, non sono diventato né anarchico, né complottista.
Ho appena rivisto per l'ennesima volta il film The Big Short, il film sulla crisi del 2008 (lo hanno appena tolto da Netflix ma lo trovi su Prime Video).
Partiamo dal presupposto che è un film fenomenale. Magari la prima volta non lo capisci, ma se lo guardi un paio di volte poi cominci a mettere insieme il puzzle.
La storia è pazzesca, soprattutto perché è successa veramente. Non penso quindi sia spoiler se ti racconto in due paragrafi la storia (È la versione semplificata, mi perdonino gli esperti di finanza).
La crisi del 2008 è stata scatenata dal crash del mercato immobiliare americano.
Le banche avevano trovato un modo per guadagnare un sacco di soldi sui mutui, tramite degli strumenti finanziari chiamati CDP: per ogni 1.000 € di mutui, c’erano € 20.0000 di strumenti finanziari che circolavano (e su cui le banche guadagnavano un sacco di soldi).
Le banche, quindi, avevano interesse che venissero concessi più mutui possibili, visto che con ogni mutuo guadagnavano molto di più dell’interesse, e li concedevano a chiunque: una persona poteva ottenere un mutuo da $ 500.000 anche se guadagnava $ 1.000 al mese.
Poi, nel 2007/2008, i tassi d'interesse dei mutui sono passati da fissi a variabili, tantissime persone non sono state in grado di pagare i loro mutui e boom—crolla tutto.
Questo è stato il motivo che ha fatto scoppiare la bolla speculativa del 2008, con la chiusura di Lehman Brothers, la perdita di un sacco di case e lavori e tutto quello che sappiamo succede quando una crisi colpisce.
Quando l’avidità (o stupidità) di pochi ha ripercussioni su milioni di persone è sempre una catastrofe, per cui le persone associano al film una connotazione negativa.
Io invece lo guardo quando mi sento poco motivato, per darmi la carica e farmi venire voglia di lavorare.
Perché il film ha un altro takeaway: il sistema si può battere.
Nel sistema finanziario ci sono miriadi e miriadi di esperti, pagati miliardi, con le migliori tecnologie e tutte le informazioni possibili.
Eppure, circa 10 persone AL MONDO hanno visto la bolla prima degli altri, e sono riuscite a battere il sistema.
L'intero sistema finanziario non è riuscito a prevedere il crash mentre questi individui "illuminati" ce l’hanno fatta—e sono stati lautamente ricompensati di conseguenza.
Per me questa è una storia d'ispirazione. Non (solo) per i soldi, e sicuramente non perché mi interessa sconfiggere le banche "perché sono l'emblema".
Ma vuol dire che il sistema è battibile—anche da noi comuni mortali.
Questo non significa che devi andare a mettere tutti i tuoi soldi in borsa e provare a battere le banche di nuovo; per me "battere il sistema" ha un altro significato—e per ognuno può avere un significato diverso.
Per come la vedo io vuol dire fare una cosa che da tutti è considerata impossibile—che raccontandola, la gente sorride pensando "ma questo è matto".
In particolare, per me battere il sistema significa non dover mai più lavorare: avere un'entrata passiva che consenta di vivere alla grande senza dover mai più fare cose che non voglio fare.
È difficile, non lo metto in dubbio. Al momento in cui scrivo questo post decisamente non ce l’ho fatta.
Ma sono sicuro al 100% che si può fare, e questo mi basta. Mi basta che la probabilità non sia 0%. Con qualsiasi cosa sopra lo 0% si può lavorare.
10 persone sono riuscite a battere l’intero sistema finanziario globale. Richiede sicuramente fortuna, talento e coraggio. Le probabilità di battere il sistema erano sono minime, ma anche per loro non erano zero.
E le probabilità di battere il sistema secondo la mia definizione sono MOLTO più alte.
Sta a noi avere il talento e il coraggio di sfruttarle.