Io spero vivamente che tu abbia guardato il comedy show che ti ho consigliato un paio di settimane fa: Jigsaw di Daniel Sloss [Link]
Geniale vero? Io l'ho guardato 3 volte in due settimane, anche per preparare questa edizione, e ogni volta sono rimasto di sasso.
In particolare, ho preso a cuore la metafora del puzzle, e ti voglio raccontare la mia versione.
Prima ti faccio spoiler della metafora originale: Daniel, a 7 anni, chiese a suo Padre quale fosse il significato della vita.
Suo padre gli rispose:
"La vita è un puzzle: tutti hanno il proprio puzzle da completare, ma tutti hanno perso la scatola, per cui vanno a tentoni per far venire fuori una figura.
Quando devi fare un puzzle e sei senza una scatola, devi partire dai bordi; ai 4 angoli ci sono: famiglia, amici, hobbies e lavoro.
Ogni tanto devi muovere i pezzi, qualche amico se ne va, cambi lavoro o trovi nuovi hobbies.
Al centro invece c'è l'amore.
Troverai una persona che si inserirà perfettamente all'interno del tuo puzzle e tutti gli altri pezzi andranno a posto."
Giustamente Daniel dice che da un lato è una bellissima metafora, ma dall'altro porta un significato pericoloso: se non hai qualcuno nella tua vita, il puzzle non è completo.
Se non hai qualcuno nella tua vita, tu non sei completo.
Per cui le persone, pur di non rimanere sole, prendono il primo pezzo che trovano e lo spingono con forza all'interno del proprio puzzle, senza realizzare che non è quello giusto.
Spostano hobbies, rinunciano a lavoro, alla famiglia, agli amici, tutto per far incastrare un pezzo in quello che non è il suo posto.
Al che Daniel conclude che la metafora è sbagliata perché le altre persone non sono dei pezzi di puzzle, sono dei puzzle completi anche loro.
Il pezzo al centro dovrebbe essere ciò che ti fa felice e non necessariamente una relazione.
Non ero però soddisfatto di questa conclusione.
Questa conclusione implica che se sei felice e il tuo puzzle è completo, non c'è spazio per un'altra persona. Invece penso che la persona giusta possa rendere il tuo puzzle ancora più bello.
Non può completare il tuo puzzle, quello è il tuo lavoro e solo tu lo puoi fare—ma può migliorarlo.
Quindi ecco la mia versione della metafora.
È vero che tutti siamo dei puzzle senza scatola, ed è vero che ai quattro angoli ci sono amici, famiglia, lavoro, hobbies e in centro la cosa che ci rende felici.
La cosa che ti rende felice dev'essere il fil rouge negli altri 4 angoli e non può essere una relazione o una persona, dev'essere qualcosa di solo tuo: per me, ad esempio, è il miglioramento personale.
I miei hobbies, gli amici, la famiglia e il lavoro hanno tutti in comune il miglioramento personale, che mi rende felice.
A differenza di un puzzle standard, il nostro puzzle ha uno dei bordi con dei pezzi normali a cui si può attaccare un'estensione, per rendere il puzzle più grande.
Questo significa che il puzzle può essere completo al 100% anche senza l'aiuto di nessuno. La figura del tuo puzzle risulta lo stesso ed è bellissima. Ma si può aggiungere una ciliegina su questa torta per rendere tutto ancora meglio.
Solo che non è facile: perché il lato frastagliato combaci, ci sono molti pezzi che devono incastrarsi; E perchè il puzzle dell'altra persona si attacchi al tuo, tutti questi pezzi devono combiaciare alla perfezione.
Questa è la compatibilità tra due persone: devono essere rispettati criteri come l'età, il modo di pensare, di vivere, interessi, personalità etc.
Trovare una persona che combaci perfettamente con il nostro puzzle è già difficilissimo—ma non basta.
La figura del suo puzzle, ovvero il suo obiettivo nella vita, la sua idea di vita perfetta, ciò che la rende felice, dev'essere in sintonia con la tua—altrimenti il puzzle non funziona.
Se la figura del mio puzzle è di un tramonto sul mare e il tuo è di una montagna innevata, anche se i nostri puzzle si attaccano perfettamente, la figura stona.
E se la tua figura è una spiaggia, che starebbe da Dio con il mio tramonto sul mare, ma i pezzi non si attaccano perfettamente, il puzzle non funziona.
Il corollario è l'ovvia conclusione che sappiamo tutti ma che è difficile da accettare:
1. Se hai una relazione, le probabilità che il vostro puzzle a la vostra figura combacino alla perfezione sono basse.
Citando Daniel Sloss "L'80% delle relazioni al mondo—e quindi degli iscritti a Weekly Hacks—sono bullshit". E non è una cosa negativa.
Se quanto ho detto finora non ti ha fatto dire "Madonna verissimo, io sento proprio che è così con il mio partner!" allora o devi lavorare al tuo puzzle, oppure devi cambiare "estensione".
2. Perchè tutto questo funzioni, entrambi i puzzle devono essere completati.
Se tu hai un pezzo mancante nel tuo puzzle, nessun altro puzzle potrà aiutarti e la figura risulterà sempre incompleta. Idem per l'altra persona.
La buona notizia è che i pezzi del tuo puzzle sono tutti lì, ti basta trovarli e metterli apposto.
E non avere fretta di attaccare il primo puzzle che passa. È vero che essere single può farti sentire da solo a volte, ma nulla ti fa sentire più solo che stare con la persona sbagliata.