Ho letto poco tempo fa "How to lie with statistics" e ho pensato più attentamente alla domanda: "Che significato ha la percentuale di tamponi COVID positivi?"
Partiamo da una misconseption che ho sentito parecchie volte durante queste vacanze (Le cene con i parenti regalano sempre emozioni forti).
% di tamponi positivi <> % di persone positive in Italia
Proprio il primo capitolo di How to lie with statistics pone grande enfasi sull'attendibilità dei dati sulla base del campione su cui sono calcolati.
Se vado a fare un questionario su quanti hamburger mangia a settimana l'italiano medio, ma le interviste le faccio tutte davanti al McDonald, ovviamente il mio campione non è rappresentativo della popolazione totale.
Banalmente, chi va al McDonald tendenzialmente mangia più hamburger della media.
Per lo stesso motivo, chi va a fare il tampone tendenzialmente è una persona che ha già sintomi di febbre o che sa di essere stato a contatto con un positivo.
Quindi, chi va a fare il tampone, è tendenzialmente più positivo in percentuale rispetto alla popolazione.
La seconda chiave di lettura è la stessa che fa concentrare i business sulle vanity metrics rispetto alle metriche rilevanti.
Il numero di positivi nominali (oltre a dipendere dal numero di tamponi fatti e dall'errore standard della misurazione) non è la metrica principale su cui focalizzarsi, sebbene importante.
Quello che davvero è chiave è il numero di ospedalizzazioni e di morti.
Se queste due metriche si stanno riducendo (di nuovo, contando che le ospedalizzazioni e le morti c'erano anche prima del COVID e che spesso, se muori oggi mentre hai il COVID, tendenzialmente vieni segnalato come morto da COVID) allora stiamo andando nella direzione giusta.
Con questo non voglio dire che sia tutto passato, non voglio dire che si può prendere il tutto sottogamba, ma voglio dire che il mondo della statistica è un mondo estremamente complesso.
E spesso i giornalisti (anche se in buona fede) possono compiere errori o dare dati fuorvianti.
Forse non finirà tutto tra un mese, ma stiamo andando nella direzione giusta.
E leggi il libro, che è un capolavoro di 100 paginette.