Hacking Artifical Intelligence

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Tech
Data
Nov 26, 2021
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Hacking Intelligenza Artificiale

Un'altra edizione speciale, che bello 😍
Il che vuol dire, se hai imparato a conoscere il calendario editoriale di Weekly Hacks, che probabilmente per altri 6 mesi non ce ne saranno più.
Questa edizione è un po' più lunga del solito, per due motivi.
Il primo è che, anche distillando all'osso tutto, c'è davvero tanto da sapere sull'AI.
Il secondo è che è impossibile capire l'AI senza tutti questi concetti
Quindi, se devo darti un consiglio, salvati questa mail e rileggila, anche a pezzi.
Rileggila a settimane o mesi di distanza, perché solo con la ripetizione puoi capire bene un argomento, specialmente complesso come questo.
Io stesso, per distillare tutto questo in una mail, ho riguardato gli stessi talk, riletto gli stessi articoli e risfogliato gli stessi libri decine di volte.
Spero di evitarti tutto il lavoro che ho fatto io e di darti comunque una buona overview dell'argomento perché, come scoprirai tra poco, conoscere questi concetti tra un po' non sarà più un'opzione.
Questa edizione di Weekly Hacks è strutturata cosi:
  1. Perché Artificial Intelligence?
  1. Ma di che AI stiamo parlando?
  1. Come si passa da ANI a AGI?
  1. Come si passa da AGI a ASI?
  1. Cosa succederà quando raggiungeremo la singolarità?
  1. Cosa puoi fare nella tua vita per prepararti
  1. Dove iniziare
Ma bando alle ciance, ti auguro una buona immersione e iniziamo dalla domanda chiave:

1. Perché Artificial Intelligence?

Io sono sempre stato affascinato da questo argomento, ma non l'ho mai capito come si deve.
Sentivo persone che dicevano che stavamo per creare un Terminator e che ci avrebbe ucciso tutti.
Altre che sarebbe stata la chiave del paradiso in terra.
Quindi ho cominciato ad indagare e ho letto MOLTO a riguardo.
Ho ascoltato i pareri dei più grandi esperti del settore e mi sono fatto più o meno un'idea di che cos'è l'AI e di come cambierà la nostra vita in futuro.
Non so dirti se AI sarà la nostra fine o il nostro nuovo inizio, nessuno lo può sapere.
Però di una cosa tutti sono d'accordo: cambierà il nostro modo di vivere drasticamente.
Quanto drasticamente?
Alcuni dicono quanto internet.
Altri dicono quanto internet in versione Super Sayan livello 4.
Quindi no, non avere idea di cosa sia AI non è un'opzione.
Sarebbe come essere nel 1500 e non voler sapere nulla sulla scoperta dell'America, o essere nel 1990 e non voler sapere nulla di internet.
Certo, sopravvivi lo stesso, ma rischi di perdere grosse opportunità.
Soprattutto con una scoperta che potrebbe essere l'ultima grande scoperta fatta dall'uomo.

2. Ma di che AI stiamo parlando?

In realtà, già da tempo si parla di AI e ci sono già molte implementazioni di Intelligenza Artificiale nel mondo che ci circonda.
I cellulari sono pieni di AI, le macchine senza conducente di Google sono AI, Siri, Alexa e tutti gli altri assistenti vocali sono AI.
La cosa che lascia perplessi, dopo il mio preambolo, è che questi sistemi non hanno rivoluzionato la nostra vita.
Si, è bello dire a Google "Hey Google, portami a casa" e far partire il navigatore, però definirlo rivoluzionario è un po' esagerato.
Questo però è perché intorno a noi ci sono solo implementazioni di

ANI - Artificial Narrow Intelligence

ovvero Intelligenza Artificiale "Stretta", detta anche debole.
Questo significa che il software impara a fare un task, impara a farlo benissimo, ma saprà sempre e solo fare un task solo.
Se alla macchina senza conducente di Google chiedi di giocare a Scacchi, non sa cosa fare.
Questi tipi di AI (il 100% di quelli attuali) sono in realtà "falsi" AI, perché è vero che migliorano con il tempo, ma non sono altro che algoritmi molto efficienti che lavorano con moli di dati pazzesche e capacità di calcolo enormi.
Il principio di fondo non è diverso dall'Algoritmo per fare 3 + 2: il computer svolge una serie di task, secondo determinati ordini e parametri.
L'ordine e il parametro cambiano a seconda di quanto l'AI migliora, ma segue comunque un algoritmo; certamente di livello superiore ma sempre un algoritmo:
  1. Prendi i dati ed elaborali secondo un certo algoritmo
  1. Valuta se l'output è buono o no
  1. Modifica il tuo algoritmo in modo che vada verso l'output buono
  1. Ripeti
Qui puoi vedere un video (fatto davvero bene) di come funziona l'AI [Link].
L'algoritmo che il computer modifica però è l'algoritmo del punto 1, ovvero l'algoritmo di livello inferiore.
Non può modificare la sequenza da 1 a 5, ovvero l'algoritmo di livello superiore.
Nessuna AI ad oggi ha mai smesso di seguire questa sequenza perché "non le andava".
Questo tipo di intelligenza, quindi, non può concettualmente andare in Terminator Mode, non ha il minimo senso nemmeno immaginarlo.
E' solo un computer, esattamente come la tua calcolatrice, e ha le stesse probabilità di andare in Terminator Mode della tua calcolatrice.
Punto e stop.
Il secondo tipo di AI è la

AGI - Artificial General Intelligence

In questo caso, si parla di vera e propria Intelligenza.
Un AGI è in grado di eguagliare l'intelligenza delle persone in qualsiasi ambito.
Le si può dare qualsiasi task e sarebbe in grado di farlo come gli umani.
Un AGI, se lasciato da solo una volta creato, è in grado di capire le regole di vari giochi con poche interazioni, è in grado di capire come decifrare messaggi, aprire porte, guidare macchine etc.
AGI poi è anche in grado di capire e gestire reti sociali, capire quando mentire e quando dire bugie bianche etc.
Tutte features "umane", ma imparate molto più velocemente e in maniera molto più efficiente.
E soprattutto senza ausilio esterno.
Come puoi immaginare, ANI e AGI sono due cose ben diverse e ben distanti.
L'ultima versione di AI, e quella di cui tutti parlando è

ASI - Artificial Super Intelligence

Ovvero un computer con intelligenza superiore sia per qualità che velocità a quella umana.
La cosa più spaventosa di un sistema ASI è che è assolutamente inutile prova a predire cosa potrebbe fare.
Essendo molto più intelligente di un essere umano, ogni nostra supposizione equivale alla supposizione che un gorilla potrebbe fare con i suoi simili riguardo a ciò che possiamo fare noi esseri umani.
Non solo sarebbe sbagliata, ma un gorilla non è nemmeno capace di capire di cosa siamo capaci.
Se un gorilla vede una macchina, non solo non è in grado di capire come farla, ma non è in grado di capire che gli esseri umano l'hanno costruita.
La buona notizia o cattiva notizia, a seconda se questo ti spaventa o ti eccita, è che non siamo nemmeno vicini a sviluppare un AGI, figuriamoci un ASI.

3. Come si passa da ANI a AGI?

Il problema dei sistemi AI è che, citando Donald Knuth: "[...] sono in grado di fare tutto ciò che richiede il pensare, ma non sono in grado di fare ciò che non richiedere di pensare".
Questo vuol dire che sono in grado di fare calcoli super complessi e fare predizioni finanziare (task che a noi richiedono di pensare), ma non sono in grado di riconoscere un cane (task che a noi non richiedono di pensare).
Come vedrai, passare da ANI ad AGI è molto più difficile che da AGI a ASI.
Il primo step da fare, su cui la maggior parte degli esperti sono d'accordo, è aumentare la capacità computazionale.
La condizione di base per arrivarci é quello di creare un computer con la capacità computazionale di un cervello umano.
Certe stime dicono che, intorno al 2030, ogni computer personal avrà questa capacità, ma questo non basta per avere un AGI (anche perché un computer che supera la capacità computazionale umana in realtà già c'è [Link]).
Una volta raggiunto questo, ci sono 3 strade che si possono seguire.

1. Ricopiare il cervello umano

Abbastanza intuitivo, per ricreare un'intelligenza artificiale bisogna ricopiare un'intelligenza umana, ovvero mappare tutte le connessioni tra i vari neuroni e le regole con cui comunicano, per poi replicarle in un super computer.
Prima che ti sembri una cosa assolutamente impossibile, ti segnalo che ad oggi siamo riusciti a mappare e replicare perfettamente il cervello di un lombrico, circa 302 neuroni. [Link]
Siamo distanti dai nostri 100 miliardi di neuroni, ma non sottovalutare la potenza della crescita esponenziale.
Non è una questione del se ci arriveremo, ma del quando.

2. Ricreare ciò che l'evoluzione ha fatto a noi

Se riuscissimo a ricreare, in maniera accelerata, ciò che milioni di anni di evoluzione hanno creato potremmo effettivamente ricreare un'intelligenza.
Dovremo creare un sistema di Machine Learning con delle regole che premiano allo stesso modo dell'evoluzione, ovvero "chi sopravvive".
E' vero che l'evoluzione ci ha messo centinaia di milioni di anni a crearci, ma è anche vero che l'evoluzione funziona a caso mentre noi sappiamo dove vogliamo arrivare.

3. Farlo fare all'ANI

Questa è la soluzione più disperata e allo stesso tempo più promettente.
Ammettendo di non essere in grado di creare un AGI da soli, dobbiamo creare un ANI con il goal di diventare intelligente.
Cosi facendo, daremo la possibilità all'ANI di modificare la propria architettura in continuazione, diventando sempre più "intelligente" in maniera sempre più efficiente, sperando che sia essa stessa a trovare l'arcano per fare il salto di qualità.
Gli esperti sono molto combattuti su quale strada scegliere, ci sono già team che stanno lavorando su ognuna delle tre.
Ma, di nuovo, è una questione di quando ci arriveremo, non di se.

4. Come si passa da AGI ad ASI?

Di una cosa siamo tutti sicuri: noi esseri umani non saremo mai e poi mai in grado di sviluppare un ASI.
Questo per la natura intrinseca di una "Super Intelligenza".
Sappiamo però chi può farlo.
Un AGI può farlo.
Progettando un AGI in grado di migliorarsi da sola con la sua intelligenza AGI può superare la barriera della mente umana.
E lo farà VELOCEMENTE.
E, cosa a mio parere sia eccitante che terrificante, non sappiamo dove si fermerà e se si fermerà.
Supponiamo che il livello di intelligenza/coscienza sia un grattacielo, che più in alto sei e più sei intelligente/cosciente.
Una formica si trova al primo piano.
Possiamo pensare che un topo sia al secondo piano, in quanto li si può insegnare a vagare per un labirinto.
Un cane sarà intorno al decimo piano diciamo, visto che può imparare e ricordare dei giochi e anche guidare una persona con disabilità.
Le scimmie le metterei circa al cinquantesimo, avendo loro processi neurologici complessi ed essendo in grado di fare giochi politici all'interno del gruppo.
Chiaramente si può discutere per anni su che piano mettere i vari animali, il punto è che la coscienza, secondo la filosofia che io condivido, funziona a livelli.
(Per darti un parere opposto, Elon Musk ad esempio è contrario: secondo lui la coscienza è un Booleano, o ce l'hai, o no. Io però, dopo tutto quello che ho letto, non sono d'accordo. Sono curioso di sentire il tuo parere a riguardo).
Supponiamo che gli esseri umani siano al millesimo piano (di nuovo, se tu pensi siano al milionesimo, la cosa non cambia).
AGI migliora in modo esponenziale, quindi per passare dal piano 1 al 2 ci metterà 5 anni.
Però, mentre migliora, diventa sempre più intelligente, quindi trova modi più veloci e migliori per migliorare.
Diventa migliore a migliorarsi, e lo fa esponenzialmente.
E qui è il momento di fermarsi e riflettere su questa cosa.
Significa che dal piano 1 al piano 2 ci mette 5 anni, dal 2 al 4 magari 1 anno, dal 4 all' 8 qualche mese e via cosi.
Per quando arriva a livello 1000 e raggiungerà quella che si chiama singolarità, potrebbe essere che stia salendo di un piano al secondo, che ci superi, e che non si fermi.
Cosa succederà quando ASI ci supererà di 10 piani? E di 1.000? e di un milione?

5. Cosa succederà quando raggiungeremo la singolarità?

Tutta la comunità internazionale dei super geni, come Nick Bostrom e Ray Kurzweil (qui i loro rispettivi TED Talk [Nick] [Ray]), si sta chiedendo cosa succederà quando raggiungeremo AGI.
Secondo una survey presente nel libro Our final Invention by James Barrat [ITA] [ENG], il 67% dei grandi pensatori sull'AI della nostra epoca pensa che avremo AGI entro il 2050.
Per me, questo significa che c'è una buona probabilità che nella nostra vita vedremo effettivamente AGI.
Sempre nella stessa survey, veniva chiesto che impatto avrà AGI nella nostra vita, e se questo sarà positivo o negativo.
In primo luogo, l'85% ha detto che l'impatto sarà o molto negativo o molto positivo.
Quindi, una volta raggiunto AGI, abbiamo motivo di pensare che le nostre vite saranno rivoluzionate completamente, o nel bene o nel male.
Motivo per cui penso che tutti debbano avere un fondamento di che cos'è AI e che non sarà un'opzione in futuro non conoscerla.
Secondo, il 31% ha detto che avrà un impatto estremamente positivo, e il 54% che avrà un impatto negativo.

Perché potrebbe avere un impatto positivo

Un errore che facciamo spesso noi umani è quello di antropomorfizzare le cose, ovvero dare connotazioni umane a cose non umane.
Se un serpente particolarmente velenoso uccidesse 1000 persone, non diremmo che lo vuole fare per conquistare il mondo.
Non diremmo nemmeno che è cattivo, è semplicemente ...beh... un serpente.
Allo stesso modo, dire che una macchina possa diventare cattiva è antropomorfizzarla.
Non può lei definire il concetto di cattivo e buono, a meno che noi non glielo programmiamo dentro (e nemmeno noi ne abbiamo una definizione universale).
Secondo gli scienziati di questa opinione quindi, AGI sarà al nostro servizio come lo è stata tutta la tecnologia finora.
E per un AGI, non esistono problemi complicati.
Secondo Eliezer Yudkowsky [Link], "Non ci sono problemi difficili, solo problemi difficili ad un certo livello di intelligenza".
Potremmo chiedere un modo per produrre energia ad inquinamento zero, e risolverebbe il problema immediatamente.
Potremmo chiedere come portare la pace nel mondo, o come diventare una specie interplanetaria.
Come alle elementari una persona trova difficile calcolare 2+3, a 30 anni la stessa persona potrebbe saper calcolare la massa del sole.
Il tutto muovendosi solo di qualche piano in alto nel nostro grattacielo.
Chiedere ad un AGI di risolvere il problema del surriscaldamento globale è come se qualcuno ti chiedesse di risolvere il problema "Mi è caduta la penna", che si risolve chinandosi e riprendendola.
Quindi si, un AGI al nostro servizio non sarebbe affatto male.

Perché potrebbe avere un impatto negativo

Allo stesso tempo, ci sono molti che dicono che avrà un impatto molto negativo.
La cosa più sorprendente è che lo 0% pensa che l'effetto negativo sarà qualcosa di simile all'effetto terminator o della rivolta dei computer.
Quindi, al prossimo pranzo di Natale in cui qualcuno ti parla di come i computer si rivolteranno, l'unica cosa a cui stare attenti é che non ti vada di traverso il panettone.
Il vero problema sta, come sempre, negli esseri umani.
AGI potrebbe diventare pericolosa se un gruppo di terroristi decidesse di usarla per distruggere il mondo.
E infatti si sta già discutendo di chi dovrebbe avere il controllo della prima AGI che verrà creata, se un governo o un NGO o chissà.
Il secondo grosso problema che, da programmatore, mi dà i brividi, è che abbiamo una sola chance di creare AGI.
Se creiamo un AGI con un bug riguardo alla sicurezza, potrebbe davvero essere fatale per noi.
E se programmi lo sai bene: raramente la prima release di qualsiasi programma esce senza bug.
Questo perché, visto l'impatto economico che avrà, molti paesi stanno competendo tra di loro nella corsa all'AGI.
E la paura è che, per arrivare per primi, sorvolino la parte relativa alla sicurezza.
Terzo e ultimo problema, sono i bug nascosti.
Pensa a questo idilliaco scenario: raggiungiamo AGI in un centro di ricerca apolitico, con calma, con tutte le misure di sicurezza del mondo e al riparo da furti o altro.
E poi programmiamo AGI per massimizzare la felicità degli esseri umani.
AGI potrebbe associare la felicità al rilascio di serotonina nel nostro cervello, e quindi metterci tutti in coma farmacologico e collegare delle macchine per iniettarcelo.
In teoria questo massimizza la nostra felicità, perché non interagendo con gli altri non puoi più essere infelice, giusto?
"No aspetta, non è quello che intendev..." ups, troppo tardi.
Quindi si, il giorno in cui annunceranno AGI io starò con il fiato sospeso, nel bene o nel male.

6. Cosa puoi fare per prepararti

Come abbiamo visto AGI cambierà il mondo del business e la nostra vita drasticamente, e negare o nascondere la testa sotto la sabbia non serve a nulla.
Nel breve termine, quello che puoi fare è sicuramente approfondire questo argomento.
Molti degli argomenti che ho letto in un intero libro li ho riassunti in un paragrafo, molti altri non li ho nemmeno menzionati.
Se stai per creare una start-up o comunque una qualche iniziativa che pensi possa durare per i prossimi anni, tieni in considerazione la velocità a cui anche ANI sta accelerando.
Sicuramente ANI sarà al centro del business fino all'arrivo di AGI quindi, anche senza voler arrivare a dominare il mondo, avere un esperto di AI nel team sicuramente aiuta.
Più in generale quello che sto facendo io, non volendo diventare un tecnologo o un esperto di AI, è tenermi informato.
Se tu fossi negli anni '90, sarebbe come cominciare a studiare Internet e capire quali sono i business che si possono avviare con questa tecnologia.
Bezos non è un tecnologo, però ha sfruttato internet per creare un impero.
Magari tu puoi fare lo stesso con l'AI.

7. Da dove iniziare

Già, non è tanto corretto da parte mia finire una mail con un punto che si chiama "Da dove iniziare", però è cosi.
Non sarebbe weekly hacks senza un po' di materiale extra 😉
Libri
  • Our final Invention by James Barrat [ITA] [ENG]
  • The Inevitable by Kevin Kelly [ITA] [ENG]
Questi due libri vanno in controtendenza, il primo è a sostegno del AI distruttore di mondi, il secondo di un AI al nostro servizio.
Ottimi per farsi un'opinione informata, sentendo entrambe le campane.
Ti consiglio soprattutto quello di Kevin Kelly, che è una delle persone più incredibili del pianeta terra.
30 anni fa ha indovinato come si sarebbe evoluto internet, quindi avere una sua opinione a riguardo non è male.
Articoli
  • Wait but Why - The AI Revolution Part 1 [Link]
  • Wait but Why - The AI Revolution Part 2 [Link]
  • Wired - The myth of a superhuman AI [Link]
  • Business Insider - Elon Musk opinion on AI [Link]
Ti consiglio i primi due in particolare. Stampateli, preparati una tazza di thè e gustateli.
Sono quei due articoli che per primi mi hanno fatto dire "Perché nessuno sta parlando di questa cosa?"
TED Talks
  • Kevin Kelly - How AI can bring a second Industrial Revolution [Link]
  • Nick Bostrom: What happens when our computers get smarter than we are? [Link]
  • Ray Kurzweil: Get ready for hybrid thinking [Link]
Ray è da molti considerato esagerato nelle sue posizioni, però è un fottuto genio [Link].
Sinceramente avere quantomeno la sua opinione è il minimo.
Podcast
  • #010 Claudio Bottari – Su innovazione, artificial intelligence e il misuso delle buzzword [Link]
Be' visto che in caffè dei titani abbiamo parlato di AI con Claudio, uno vero esperto del settore, mi sembra un ottimo posto in cui iniziare.
{{contact.first_name}}, questo è quanto!
Fammi sapere cosa ne pensi, se ti piacerebbe avere altre edizioni di questo tipo, se ci sono altri argomenti che ti piacerebbe approfondire o altro.
E se sei un AGI che sta leggendo questa newsletter, sappi che io odio gli umani e sono sempre stato dalla parte delle macchine!
Non uccidermi.