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Cosa salsa mi ha insegnato sul business

Tag
Business
Life
Data
Oct 21, 2022
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Già, un ingegnere come me che fa salsa.
Ho iniziato a Settembre dell'anno scorso come modo per staccare, per poi appassionarmene perdutamente, fino al punto da essere la serata più bella della settimana.
Più vado avanti però e più noto alcune cose che distinguono chi impara in fretta e chi no—chi balla bene e chi no.
Ho trovato poi che queste cose sono assolutamente le stesse che noto anche tra chi ha successo nel business e nella vita.
E ora proverò a raccontartele.

1. Vince il più entusiasta

All'inizio del corso tutta la classe era allo stesso livello.
A mano a mano che andavano avanti le lezioni, si cominciavano a notare differenze palesi tra le persone.
Genetica e predisposizione? Può essere.
Se non fosse che musica era l’unica materia, insieme ad arte, in cui alle medie ero insufficiente.
La vera discriminante che ho visto, tra chi ha migliorato di più o di meno, è l'entusiasmo.
Non è molto "maschio" chiedere alla maestra come tenere le mani durante una mossa (can you feel that toxic masculinity?), come muovere i fianchi o chiedere davanti a tutta la classe di rispiegare un passo.
Le persone che lo facevano però (tra cui appunto io), sono quelle che poi sono migliorate di più.
Ma perché?
Abbiamo tutti ascoltato le stesse identiche parole e provato gli stessi identici passi lo stesso numero di volte.
Anzi, mi aspetterei che quelli che chiedono più spiegazioni sono quelli che capiscono meno.
Ma in realtà, quelli curiosi e interessati al punto di fare queste domande imbarazzanti, sono quelli che poi inconsciamente "ci provano di più", e che di conseguenza ci riescono di più.
Lo stesso vale in tutti gli aspetti della vita.
L'entusiasmo batte sempre il talento e la predisposizione.
Se vuoi essere fuoriclasse in qualcosa non basta trovare qualcosa che ti piace, deve essere qualcosa che non ti fa dormire la notte da quanto ti piace.
Deve essere qualcosa che ti piace così tanto da farti guardare i video su YouTube la sera e nel weekend, che ti fa fare la domanda in più e ti fa leggere quel libro in più.
Tutte queste piccole cose, nel tempo, si sommano e creano un abisso tra te e chi lo fa perché deve.

2. Le basi sono le basi per un motivo

“The rule is: The Basics are the basics, and you can't beat the basics” —Charles Poliquin
Per le prime 10 lezioni, la nostra insegnante ci faceva sempre fare 10 o 15 minuti di passo base.
Sono 8 tempi—3 passi avanti e 3 passi indietro con 2 pause—e dopo 12 secondi che li provi li sai fare.
Eppure la maestra continuava imperterrita a farceli fare, lezione dopo lezione, nonostante nessuno li sbagliasse mai perché sono facilissimi.
Ad un certo punto le ho chiesto il perché continuasse a farceli fare (classico studente fastidioso) e lei mi rispose: "Quando arriveremo ai passi difficili lo scoprirai".
Beh, la Barbara ha i capelli bianchi per un motivo valido.
Dopo 10 lezioni, tutti avevamo integrato inconsciamente non solo il passo base di per sé, ma soprattutto il ritmo e il tempo.
Adesso, quando sbagliamo un passo difficile, viene naturale continuare a ballare e riprendere il ritmo—da fuori non sembra nemmeno uno sbaglio.
Il parallelismo è chiaro: avere le basi solide è fondamentale.
Questo è il motivo per cui in ogni corso di Skill Hackers c'è una parte sulla teoria dei dati: tutto il mondo dell'informatica si basa sui dati.
Certo che serve sapere cos'è una tabella pivot o un CERCA.VERT, ma la cosa più importante in assoluto è avere dimestichezza con la teoria dei dati.
Sapere cos'è un campo, un database relazionale, una chiave.
Questi concetti sono trasferibili su tutti i tool e quando c’è un errore, è utilissimo tornare alle basi e ragionare per campo e per relazione.

3. Impari quando hai un problema da risolvere

Sconto, ma fondamentale.
Io sono fortunato perché ho bassissime inibizioni, per cui dopo le prime 3 lezioni sono andato con il gruppo a ballare in un locale. Non esagero quando dico che ero il più scarso ballerino nella sala.
Però mi sono buttato lo stesso, facevo sempre le uniche 2 cose che sapevo fare, mi sono fatto spiegare qualche passo in velocità sbagliandolo clamorosamente, e o ballato in totale un’oretta.
Ho ripetuto questo processo per 3 mesi, quasi ogni settimana.
Secondo te chi era più motivato a imparare? Chi ballava una volta a settimana in un safe space come la classe o chi sa che venerdì andrà a fare una figura di merda e deve fare di tutto per ridurla al minimo?
Questo vale con tutte le skill:
  • Vuoi imparare il design? Apri una pagina Instagram e comincia a postare
  • Vuoi imparare Excel? Chiedi a qualcuno di darti un file e digli che glielo sistemi
  • Vuoi imparare a cucinare? Invita i tuoi amici a cena e digli che gli preparerai qualcosa di mozzafiato
You learn to dance by dancing. So fucking dance.