Come hai capito se segui Weekly Hacks da un po', sono uno a cui piace avere diversi progetti in ballo.
Ci sono parecchi motivi per questo:
1. E' più difficile annoiarsi se continui a cambiare tipologia di task
Banalmente, se alla mattina faccio una dashboard in Excel e poi il pomeriggio intervisto un titano per il podcast, non posso certo dire che la giornata sia monotona.
2. Miglioramento personale
Uff, che noioso lo so, sempre a quello giriamo attorno.
La verità é che, più i progetti che fai sono diversi tra loro, più impari skills trasversali.
Come imparare a capire le esigenze di un cliente e fare audio editing del podcast.
Inoltre, applicando le skills che impari in modo trasversale ai progetti, puoi generare molto più valore che specializzandoti in una skill sola.
3. Statistica
C'è un motivo se esiste il detto "Non avere tutte le uova in un paniere".
Per quanto piccola, c'è la probabilità che il paniere ti cada.
Se hai le uova su più panieri, è molto più difficile che tu rimanga a bocca asciutta.
Questo è facilitato dal lavoro del consulente, perché se un nostro cliente fallisce o non ci paga, non è comunque l'unico cliente.
Ma se domani fallisse Microsoft e sia Excel che Power BI venissero tolti dal mercato, potremmo avere qualche problema.
Quindi è sempre bene diversificare.
Questo però porta ad un altro quesito: "Come scegliere su quali progetti essere coinvolto?"
Ognuno di noi, se tiene le antenne alzate, viene sommerso da opportunità.
Io penso che non esista il treno della vita, quello che devi prendere assolutamente o non passerà mai più.
Penso siamo tutti nella Clapham Junction di Londra, dove parte un treno ogni 20 secondi.
Se il tuo problema è "Io non trovo progetti fighi", fammelo sapere rispondendo alla mail che magari una delle prossime hack la farò su questo argomento.
Però torniamo alla prima parte del problema: come si scelgono i progetti?
Come al solito, lungi da me dire che questa è la risposta definitiva. E' solo il metodo che uso io ma ce ne sono probabilmente mille altri.
Il mio metodo si basa su due considerazioni chiave:
1. System Thinking
Questa nozione deriva dal podcast di Tim Ferris con Scott Adams, il creatore delle vignette Dilbert [Link].
Questa considerazione dice che, quando iniziad un progetto, lo devi impostare in modo che, anche se fallisce, impari qualcosa dal fallimento.
Questo però dipende da te. Devi essere tu ad impostare il progetto in modo che ti insegni quella specifica skill, non è una cosa automatica.
Per me ad esempio il podcast è un modo per imparare ad essere "interessante" per persone fuori dalla mia portata, nel senso di diventare più bravo nel fare domande.
Oltre a questo, ogni domanda che faccio mi insegna qualcosa di per sé, duplicando il grado di apprendimento.
Quindi il podcast, se anche facesse 0 ascolti, é comunque per me un progetto di successo in termini di crescita personale.
Un progetto di questo tipo, ha vistualmente zero downside, quindi per me è un si, soprattutto se l'investimento inziale di tempo e risorse è minimo.
(Se dici "Si ma io 4 ore a settimana per un nuovo progetto non ce le ho", ti invito a riconsiderare la tua vita e il tuo work-life balance, scrivimi che ne parliamo!).
2. La "HELL YEAH" rule
Se anche tu, come il sottoscritto, hai avuto la tua buona dose di relazioni durature, sai che i primi mesi hai quell'euforia da "NO VABBE' NON SAI QUANTO LA/LO AMO".
Quando i mesi però diventano anni questa sensazione si assopisce, fino a lasciare spazio a qualcosa di meno eccitante ma più maturo.
Per cui, quando valuti un tuo possibile partner sentimentale, devi immaginare come sarà la vita con questa persona a 2 anni dal primo appuntamento, non a 2 mesi.
E i progetti o i partner lavorativi vanno trattati allo stesso modo.
Io mi sforzo di immaginare come sarà un progetto quando l'entusiasmo sarà calato e diventerà una routine.
Riesco a trasformarlo in un progetto che comunque continua a darmi qualcosa e rendermi contento di farlo anche quando l'entusiaso iniziale svanisce?
Questo test è molto difficile da fare, soprattutto se in preda all'euforia di inizio progetto, per cui vale la pena di spenderci un po' più tempo.
Ma è davvero oro.
Proprio perché sei in euforia, se la visione a due anni non è "HELL YEAH", allora forse il progetto non fa per te.
C'è sicuramente chi sta per scrivere una mail di risposta tutta incazzata dicendo "Eh ma non hai considerato l'analisi costi-benefici, il break even point blablabla".
Chiaramente se devi buttare € 100K o 6 mesi full-time su un progetto, qualche analisi in più va fatta.
Ma spesso sono i side projects le cose più divertenti da fare, e spesso le startup nascono come un side project che diventa poi redditizio.
Quindi il mio consiglio è: usa questi due come questi due come filtri iniziali, e poi nel caso fai ulteriori analisi.
(E creati almeno un side project per imparare qualcosa, potresti stupirti di dove ti potrebbe portare!)