Io ho un grande pregio e una grande condanna: amo lanciarmi in mille progetti.
Sebbene stia imparando a prioritizzare, la sera mi diletto ancora in diversi side-projects e passatempi e, quando si lanciano nuovi progetti o in generale si fa qualcosa di nuovo, ahimè si rischia di fallire.
La parola fa rabbrividire già solo leggendola, essendo sempre associata a qualcosa di negativo.
Non mi fraintendere: fallire non è divertente e non ti dirò di festeggiare i fallimenti, come è di moda nel mondo startup.
Fallire fa schifo—mega schifo.
Per ovviare a questo problema, ti voglio suggerire un metodo che elimina completamente la possibilità di fallire.
Esatto: finito di leggere questo post, non fallirai mai più in vita tua, e non solo! Questo metodo ha anche funzione retroattiva: eliminerà anche tutti i fallimenti dal tuo passato!
Troppo bello per essere vero?
Beh, questo metodo prende il nome di System Thinking.
Il System Thinking è un metodo che è stato reso popolare da Scott Adams, il creatore delle vignette Dilbert [Link].
Il System Thinking è semplice: struttura i progetti in modo che, worst case scenario, impari qualcosa.
Partiamo dai progetti passati: io reputo un progetto un fallimento solo se, una volta completato o abbandonato, mi ha lasciato esattamente la persona di quando ero partito.
Se però sono migliorato o ho imparato anche solo una lezione dall’esperienza, è automaticamente un successo.
Quella lezione sicuramente servirà in futuro e sarebbe potuta costare molto di più. Quindi ti basta guardare ad un tuo “fallimento” e chiederti: cosa ho imparato da quella volta? Scrivitelo da qualche parte, non ripetere più l’errore ed eccoti: anche quel progetto fallimentare è stato un successo.
Può sembrare come un escamotage, e lo è: potremmo imparare qualcosa e pensare comunque a quel progetto come un investimento. Ma si vive molto meglio pensandolo come una lezione imparata.
Ti faccio un mio esempio: un paio d’anni fa ho fatto l’errore di ascoltare un mio amico su un “investimento sicuro”, un’azione che doveva essere la nuova Tesla. Mi sono fatto convincere e ho investito € 1.000.
Al momento in cui scrivo questo post, quei € 1.000 valgono esattamente € 83,59.
Già.
E sai perché non vendo quelle azioni? Perché voglio mi rimangano come ricordo per la lezione che ho imparato: non esistono i soldi facili e non esisto azioni sicure.
Una lezione che ho pagato € 900, che però mi eviterà di rifare lo stesso errore tra 5 o 10 anni, costandomi magari € 9.000 o € 90.000.
Ecco il System Thinking in atto: non è stato un fallimento, è stata una lezione pagata € 900.
Potrei ripensare a questo investimento con rabbia, ripensando ogni volta a quanto sia stato stupido nel buttare € 900. Ma questo non darebbe nessun valore aggiunto alla mia vita, anzi, abbasserebbe la mia felicità.
Con il System Thinking, sono contento di aver fatto questo errore adesso. Sono letteralmente grato al mio amico per questa dritta proprio perché mi ha fatto risparmiare centinaia di migliaia di euro in futuro in errori di investimento.
Lo stesso lo puoi pensare di vecchi lavori e relazioni, anche quelle tossiche: che lezione hai tratto da quella storia? Che tratti hai imparato ad evitare in una persona adesso?
Chiamo questo il Post Mortem System Thinking, ma trovo ancora più utile l’Active System Thinking: strutturare coscienziosamente i progetti in modo da massimizzare quello che ci insegnano.
In tal caso il progetto già in partenza non può essere un fallimento, perché mentre lo stai facendo stai già imparando.
Ti faccio due esempi, Skill Hackers e un colloquio di lavoro.
Skill Hackers è nato come un side project. Tutto ciò che ho fatto dal day one l’ho fatto massimizzando ciò che potevo imparare nel processo.
Per girare i videocorsi ho fatto interviste con videomaker professionisti, ho letto libri sull’illuminazione, su come parlare davanti alla videocamera e ho imparato come montare i video.
Sto imparando adesso marketing, customer acquisition, e perfezionando le conoscenze sui tool su cui farò i prossimi corsi.
A fronte di tutto questo, domani Bill Gates si potrebbe svegliare con la luna storta e cancellare Excel o le Microsoft Power Apps (Ok, improbabile, ma facciamo finta).
In tal caso, Skill Hackers dovrebbe chiudere o quantomeno reinventarsi da zero.
Ma questo sarebbe un fallimento? Secondo il System Thinking, assolutamente no!
Anche se ci perdessi tutti i soldi e il tempo che ho investito finora, quello che sto imparando e ho imparato vale qualsiasi cifra io stia rischiando di perdere.
Il risultato finale “oggettivo” sarebbe lo stesso: chiudere Skill Hackers; il risultato personale sarebbe diametralmente opposto: da "È stato un fallimento", a “Ho imparato davvero un sacco di cose”.
Lo stesso vale per il colloquio di lavoro: se ti stai preparando per un colloquio, il fatto che ti assumano o no è al di fuori del tuo controllo.
Ciò che è sotto il tuo controllo è quello di rendere la preparazione un momento di apprendimento, possibilmente divertente.
Puoi prepararti studiando cose interessanti, che ti piacciono, che ti rendano un professionista e una persona e migliore.
Puoi imparare ad utilizzare Canva o Adobe InDesign per preparare il CV.
Puoi studiare la composizione grafica, la User Interface, la gerarchia dei font all’interno di un documento.
Puoi imparare la psicologia che sta dietro ai colloqui come il linguaggio del corpo, la comunicazione non verbale, le micro-espressioni etc.
In questo modo anche il rifiuto ad un colloquio passa da fallimento a successo.
Questo tema fa parte di un concetto più ampio che chiamo la razionalizzazione positiva, ovvero l’autoconvincersi che qualsiasi cosa ci succeda sia in realtà positiva.
La settimana prossima ne parlerò perché penso sia il modo più semplice per essere felici.
Stay happy and learn something new.