Poco tempo fa ho trovato una citazione di Seneca che mi ha lasciato di sasso:
"Choose a master whose life, conversation, and soul-expressing face have satisfied you [...]
For we must indeed have someone according to whom we may regulate our characters; you can never straighten that which is crooked unless you use a ruler."
Cioè, rileggi l'ultima frase: "you can never straighten that which is crooked unless you use a ruler."
Non potrai mai raddrizzare ciò che è storto a meno che non usi un righello.
WOW.
Questa è una di quelle citazioni che mi ha fatto rimanere per 5 minuti buoni fermo a pensare.
Chi stai usando come righello, consciamente o meno, nella tua vita?
E soprattutto, stai usando qualcuno come riferimento negli aspetti che contano?
Quello di cui Seneca stava parlando erano ciò che oggi chiamiamo mentori.
Io sono molto fortunato, perché sento di avere diversi mentori, ognuno per una parte diversa della mia vita.
E non tutti sono persone che conosco, anzi.
Certi non li ho mai nemmeno visti di persona e certi sono addirittura già morti.
La cosa importante è però avere qualcuno che ti spinga a migliorarti, ad essere sempre una persona migliore per avvicinarti a questo ideale, che è il mentore, a cui in teoria non arriverai mai.
I nostri primi mentori sono i genitori, e sono mentori “globali”.
Spesso però viviamo vite diverse da quelle vissute da loro, quindi dopo un po’ prendiamo strade diverse, facendoli diventare mentori "solo" morali.
Ci sono poi mentori lavorativi, qualcuno che è già arrivato e ci sta insegnando i segreti del mestiere.
Ci sono i mentori a livello personale, qualcuno che ci da una mano a considerare tutti gli aspetti di una scelta mentre facciamo le nostre scelte di vita fondamentali.
Non è importante chi sono i tuoi mentori, ne quanti sono.
L’importante è averne qualcuno, per essere sicuri di “raddrizzare” i tratti che devi migliorare con il giusto righello.
Per farti un’esempio, una persona che considero mio mentore è Tim Ferris [Link].
Lo conosco? No. Lo incontrerò mai? Poco probabile.
Le nostre sessioni di mentoring sono semplicemente io che leggo i suoi libri, ascolto i suoi podcast e leggo il suo blog.
E questo è sufficiente.
Lui è una persona che ha fatto del miglioramento personale lo scopo della sua vita.
Legge tra 3 e 5 libri a settimana, è autore di 5 New York Times bestsellers, è un angel investor, è stato campione nazionale in Cina di kickboxing ed ha partecipato ai mondiali di tango.
Questo per me è un modello a cui voglio arrivare per quanto riguarda l’essere un Jack of all trades.
La cosa bella è che tutti questi aspetti non devono nemmeno necessariamente corrispondere alla realtà.
L’importante è che mi motivino ogni giorno ad avvicinarmi a questo ideale.
Lui però è solo il mentore per quanto riguarda il lifestyle, a livello lavorativo ne ho un altro, a livello personale un altro e cosi via.
Cosi sono sicuro di avere il giusto righello per ogni aspetto della mia vita.
Chi sono i tuoi mentori?
Trovarne uno è facile quanto scrivere una mail.
C'è una persona a lavoro, nel tuo circolo sportivo, o comunque che ammiri e che pensi abbia qualcosa da insegnarti?
Mandagli una mail e chiedi se una volta ogni tanto puoi chiedergli dei consigli a livello lavorativo o per l'aspetto della tua vita per cui vuoi sia il righello.
Non chiedere troppo, non chiedere neanche troppo poco.
Potrebbe stupirti quanto valore ti potrebbe dare aver mandato una singola mail.
Questo darà una spinta incredibile al tuo sviluppo personale.