Non molto tempo fa ho letto un articolo che parlava di Elon Musk e delle sue varie avventure tra macchine elettriche, viaggi spaziali e chip impiantati nel cervello [Link].
Si parlava in particolare della differenza tra essere uno chef ed essere un cuoco.
C'è una differenza sostanziale tra questi due ruoli, che non ha nulla a che vedere con le capacità di cucinare (o, nel nostro caso, con le abilità di fare business nel senso più largo del termine).
Lo chef crea la sua ricetta dal nulla.
Il cuoco esegue una ricetta data da qualcun altro.
E questo fa tutta la differenza del mondo.
Anche se lo chef non è bravissimo a cucinare, il fatto che la sua ricetta non è mai stata assaggiata da nessuno lo mette su un altro piano rispetto al cuoco.
Per quanto il cuoco sia bravo, starà sempre facendo qualcosa datogli da un altro, ed è impossibile che la ricetta diventi sua al 100%.
Sarà sempre condizionato, per quando poco, a seguire la ricetta dello chef.
Se ci spostiamo nel mondo del business, è la differenza tra essere un founder ed un dipendente.
Non sto assolutamente dicendo che uno sia migliore dell'altro, anzi.
Tutti siamo a volte chef a volte cuochi, a seconda di che aspetto della nostra vita stiamo considerando.
Ma è proprio questo il punto.
Dobbiamo fermarci a riflettere e capire se siamo chef su aspetti della vita in cui è meglio essere cuochi, e quindi stiamo sprecando molte più energie del necessario.
L'esempio più chiaro a mio parere è proprio quello del ristorante: non vale la pena perdere un sacco di tempo per capire che accostamenti stanno bene con gli ingredienti presenti in cucina, si guarda il menù e ci si fida dello chef del ristorante.
Però ci sono aspetti in cui è necessario essere chef, e ci stiamo comportando da cuochi.
Essere chef significa prendere in mano la nostra vita, agire, creare qualcosa dove non c'era nulla, rischiare.
Significa prendere una decisione e seguirla, tante volte a prescindere da quanto ci dicono gli altri.
Se ci comportiamo da cuochi quando dobbiamo essere chef, vuol dire che stiamo lasciando in mano ad altri le decisioni più importanti della nostra vita.
E questi sono i punti dolenti che, se non vanno risolti e presi in mano, creano poi il risentimento e i rimpianti.
Hai il desiderio di eredicare una malattia dal mondo? Non puoi essere cuoco, devi essere chef.
Sei in una brutta relazione e vuoi uscirne? Non puoi essere cuoco, devi essere chef.
Vuoi creare il prossimo Facebook? Non puoi essere cuoco, devi essere chef.
Mai più adatta fu la mia quote preferita:
Hard choices, easy life.
Easy choises, hard life.
- Jerzy Gregorek
A te la scelta.