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Il bodyshaming esiste?

Tag
Life
Data
Jul 15, 2022
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Spoiler: no.
A parte il titolo deliberatamente provocatorio (ormai mi conosci), penso il bodyshaming sia un tema che vede tutti troppo sensibili.
Ho deciso di scrivere questa hack perché poco tempo fa sono stato accusato proprio di bodyshaming.
La cosa mi ha toccato perché vivo secondo la meritocrazia nella sua forma più pura: lavori sodo = mi piaci; tutti gli altri fattori sono irrilevanti.
Sia fattori "ovvi" come il sesso e l'orientamento sessuale ma anche il peso e la forma fisica (metto "ovvi" tra virgolette, visto che negli USA stanno tornando al medioevo).
Il motivo per cui l'accusa mi ha toccato è perché ho capito che il termine bodyshaming è abusato tanto quanto Excel nelle big corporate.
In questo caso, una mia amica mi chiese se potesse dare il mio numero ad un'altra sua amica, ed io le risposi "No guarda, è troppo grassa per i miei gusti"
Già. Ho detto che una ragazza era troppo grassa per i miei gusti.
Potevo essere più delicato? Probabilmente.
Ho fatto bodyshaming? Assolutamente no.
Il bodyshaming è l'offendere, giudicare o discriminare una persona per la sua forma fisica.
Se qualcuno commenta una foto sui social con il solo scopo di far stare male la persona per il suo peso, ok: quello è bodyshaming.
Ma abbiamo dato un nome altisonante a una cosa ovvia: offendere e giudicare è sempre sbagliato.
Se offendo qualcuno perché è pelato cos'è? Baldshaming?
E le ragazze che non escono con i ragazzi più bassi di un metro e ottanta cosa fanno? Heightshaming?
È chiaro che non sto giustificando o incoraggiando l'odio contro le persone obese, giusto? Lo spero.
Però ci sono 3 punti non propriamente politically correct da tenere a mente:
1. L'uguaglianza, a tutti i costi, è nemica della meritocrazia
Quando arrivano application per un lavoro in YellowKnife, ci interessa solo una cosa: se la persona sa fare il suo lavoro. Tutto il resto è irrilevante (compresa la tua forma fisica, visto che in questo caso non influisce sulle performance).
In altri contesti però il tuo peso e il tuo aspetto fisico influiscono sulle tue performance: un personal trainer in sovrappeso, ironicamente, non riuscirebbe a guadagnarsi la pagnotta.
Certo che una persona può saper fare una scheda per la palestra anche se è in sovrappeso, ma nell'equazione del business vanno considerate anche la fiducia che ispiri e l'immagine.
Per cui, se la tua forma fisica influisce sulle tue performance è giusto usare anche quello come criterio di selezione.
Non solo. Ricordiamoci che per arrivare ad avere un fisico da Instagram bisogna fare una fatica bestiale: dieta, allenamento, supplementi, integratori, rinunce, cardio.
Questa fatica ti viene ricompensata dalla società facendoti sentire bello o bella, con tutti i benefici del caso.
Io non lo vedo diversa dalla fatica che fanno dagli imprenditori nel rischiare e lavorare come matti, che viene ricompensata tramite la ricchezza.
Non è giusto che chi non fa fatica sia trattato alla pari di chi la fa. Si chiama meritocrazia.
2. Normalizzare una malattia non va bene
L'obesità è una malattia, alla pari del diabete.
Si può discriminare o giudicare chi ha il diabete? Ovviamente no, però non si può dire che è una condizione normale e che va bene cosi: bisogna curarla.
Nel 2021 sono morte 3 milioni di persone per cause relative all'obesità. Siamo la prima specie in cui si muore di più per sovra nutrizione che di fame (statistica relativa ai paesi sviluppati).
Così come chi posta 200 foto sui social non è felice, non credo che le persone obese stiano bene nel loro corpo—a prescindere da quello che dicono.
Una persona obesa esteticamente si può piacere, ma in termini di salute non può stare bene: si fa più fatica a fare qualsiasi attività fisica, si ha poca energia, maggiori rischi cardiovascolari, ormoni sbilanciati.
Non cadiamo nella tentazione di normalizzare questa situazione.
3. È curabile al 100%
"Si ma quelli con le ossa grosse come fanno?"
"E quelli con la tiroide ingrossata?"
"Io mangio 200gr di insalata al giorno e sono grasso lo stesso"
Io sono alto 1 metro e 75.
Questa "condizione" non è curabile. Sono contento perché poteva andarmi peggio, e ho accettato che non potrò diventare un campione di basket o sposarmi con una ragazza olandese (sono stato ad un evento in Olanda e mi sentivo un minion 😂)
L'obesità invece è curabile.
La stessa amica che mi accusò di bodyshaming, mi raccomandò un influencer Instagram che parla di questo tema: Edoardo Mocini.
Gli scrissi e mi confermò che virtualmente il 100% delle persone in un regime di dieta ed allenamento può perdere peso.
È termodinamica: se introduci meno calorie di quante ne consumi, il tuo corpo deve andare a prenderle dalle riserve.
Per cui è molto peggio "fare shaming" per l'altezza, che non è curabile, o per la calvizie che richiede molto più sforzo, rispetto all'obesità.
Però quelle due riguardano gli uomini, quindi non è così importante, anche se il tasso dei suicidi maschile è triplo rispetto a quello femminile.
Cosa vorrei ti portassi a casa da questa edizione?
1. Che non sono un bigotto, ma sono un meritocrate. Lo so che probabilmente è lo slogan ufficiale dei bigotti, ma Equality of opportunities <> Equality of outcomes.
2. Che questa edizione non ti dà il diritto di offendere o giudicare nessuno. Ognuno ha una storia che lo ha portato dov'è adesso, noi non siamo migliori degli altri.
Soprattutto, se vedi persone in sovrappeso in palestra incoraggiale a continuare il loro percorso. La palestra dev'essere un luogo in cui ci si sente protetti e sicuri— sta a noi renderla tale.
3. Io non sono un genio, né un luminare, né un esperto di sociologia. Sono un ragazzo che esprime la sua opinione tramite una newsletter.
Se sei vittima di bodyshaming o di qualsiasi altra discriminazione e pensi che quello che abbia detto non abbia senso, scrivimi che ne parliamo!
Stay hungry, stay foolish 😉