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Barbie: il capolavoro di marketing

Tag
Marketing
Data
Sep 7, 2023
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Prima cosa: zero spoiler sul film.
Seconda cosa: non dirò il mio parere sul film.
Una cosa sul film te la devo dire però, e non penso sia uno spoiler: il film parla di patriarcato.
La regista è una femminista dichiarata, e così è anche il film, per cui era ovvio aspettarsi che avrebbe generato un grandissimo dibattito.
Non sono interessato oggi al dibattito sul messaggio, che sicuramente è importante, ma solo nell'evidenziare che incredibile mossa di marketing è stata.
Barbie è un brand del colosso Mattel creato negli anni '60. Ha ovviamente avuto un successo strepitoso, e ne sono state fatte versioni di tutti i tipi, oltre a film animati, cartoni, e qualsiasi tipo di merchandise potesse venire in mente.
Negli ultimi anni però Barbie ha visto un pesantissimo calo di popolarità e di vendite. Sicuramente la digitalizzazione del mondo ha contribuito, ma uno dei motivi di questo calo è stata la sua percezione antifemminista.
La narrativa è che Barbie promuoveva alle bambine degli ideali estetici da modella di Victoria's Secret, e quindi irraggiungibili. Oltre a quello, Mattel veniva accusata di razzismo e grassofobia, e di creare bambole più inclusive solo a seguito delle critiche e solo a scopi di marketing.
Questa infatti era la mia idea di Barbie, almeno prima del film. Sapevo delle critiche, sapevo che era un brand in declino e che le stavano provando tutte per tornare a vendere.
Avevo sentito addirittura di movimenti di mamme che boicottavano Barbie non comprandola alle figlie.
Ma tutto è cambiato in due ore di film.
Il primo capolavoro di marketing è stato il lancio. Quel weekend io e la mia fidanzata non sapevamo cosa fare e sono stato proprio io a proporle di andare a vedere Barbie.
Non avevo visto nemmeno uno spezzone ma TUTTI ne parlavano, c'era Margot Robbie (che dopo The Wolf of Wall Street ha un posto speciale nei nostri cuori) per cui ho pensato "vediamo com'è".
Non sapevo della regista, per cui non mi aspettavo un film con queste tematiche, sono andato a guardarlo per pura curiosità. Chapeau al team marketing.
Ma la cosa più incredibile è quello che è successo dopo il film. Il film era così prepotentemente femminista che ha creato in un legame indissolubile nella mia mente: Barbie = femminismo.
Mentre ne discutevo, mi è passato il pensiero "Eh ma si sa che Barbie è femminista". E mi sono fermato immediatamente. No che non si sa. Tutt'altro. Fino a ieri era un marchio terribile che promuoveva canoni estetici irrealistici.
Fino al giorno prima era l'emblema della femminilità classica.
Adesso è femminista. Assoluti geni.
Inutile dire che oltre al successo enorme del film, le vendite e la popolarità di Barbie sono cresciute a dismisura. Ora oltre ad avere le mamme che comprano Barbie perché vogliono una bambola per loro figlia, anche chi è femminista la compra come simbolo di ciò in cui crede.
Di nuovo: non discuto sul significato del film, non voglio sapere se ti è piaciuto o che cosa. Ne parliamo un'altra volta.
Fermiamoci solo un secondo ad ammirare il capolavoro di marketing della nostra epoca.
Fun fact: la C-suite di Barbie è composta da 6 uomini e una donna [Link].