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4. Concentrati sul percorso

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Per essere felice, concentrati sul percorso.
Pensa per un secondo ad uno dei risultati che hai raggiunto, può essere la maturità, la laurea, una promozione.
Prima di raggiungerlo sembra inarrivabile, come un’oasi per un viandante nel deserto; la vede all’orizzonte ma è ancora troppo lontana. Quando l’obiettivo è lontano, è tutto ciò che vuoi, tutto ciò che desideri.
Fantastichi sulla tua vita una volta che l’avrai raggiunto. Ti immagini la felicità che proverai se mai lo raggiungerai.
Ma, per quanto il traguardo potesse sembrare distante e ineffabile, prima o poi lo raggiungi, e succede un fatto singolare: hai raggiunto l’obiettivo e hai provato una gioia incontenibile. Hai pagato da bere agli amici, lo hai detto alla tua famiglia, hai ricevuto un sacco di complimenti… però non era esattamente come te la immaginavi.
La felicità non è stata all’altezza di quanto ti aspettavi. E quanto è durata? un’ora? mezza giornata al massimo?
Poi, dopo un piccolo picco di felicità, sei di nuovo al tuo livello base. Il mondo non è poi cambiato cosi tanto. Presto o tardi, ti abitui alla tua nuova normalità.
Ti suona familiare?
Concentrarsi sui risultati è un'autocondanna ad essere eternamente infelici.
Costantemente alla ricerca del prossimo obiettivo, senza realizzare che il vero obiettivo è la felicità. Che così non raggiungerai mai.
La felicità non ha un pulsante on/off. Non esiste un momento in cui la tua vita si trasforma da miserabile a felice per sempre.
Il segreto è di non concentrarsi sui picchi di felicità ma sul livello base. Il livello base è quello che senti il mercoledì mattina alle 10.30, il martedì sera sul divano, il giovedì di una settimana normale.
I picchi sono quei momenti in cui raggiungi degli obiettivi ma anche quando compri l'iPhone nuovo, il vestito o posti una foto su Instagram.
Per questo le persone, quando non riescono a raggiungere i risultati sperati, si rifugiano sui social, lo shopping compulsivo e il cibo spazzatura.
Ma anche se riuscissi a raggiungere gli obiettivi, ricercare questi picchi è comportarsi come alcolisti. Ci si ubriaca e poi, anziché risolvere l'hangover, si punta ad ubriacarsi di nuovo.
La domanda da porsi a questo punto è: come si alza il livello base di felicità?
Quando stai scalando una montagna l'obiettivo è arrivare alla cima, ma se ti ci portassero in elicottero non sarebbe la stessa cosa.
Questo perché è il percorso che conta.
Apprezzi la cima solo perché hai fatica nel salire, chiacchierato con gli amici, mangiato un panino, guardato la natura. Hai un obiettivo che ti guida, ma la felicità deriva dal percorso.
Un obiettivo è un accordo che fai con te stesso ad essere infelice finché non lo raggiungi.
Ma, essendo un accordo con te stesso, lo puoi rompere quando vuoi.
Apprezza ogni giorno le piccole cose.
Sii grato dei problemi—ti aiutano a crescere.
Sii grato delle persone che hai intorno—non ci saranno per sempre.
Sii grato del tempo che stai passando a fare qualcosa che ami—prima o poi finirà.
Non rischiare di svegliarti tra vent’anni, dopo aver raggiunto tutti i tuoi obiettivi, a chiederti dove hai buttato la tua vita. La vita è oggi, devi essere felice oggi.
Liberati della necessità di raggiungere qualcosa. Arrivare in cima alla montagna è la parte peggiore, perché è il momento di tornare indietro.
Scegli di goderti la natura mentre stai scalando.
Per essere felice, concentrati sul percorso.