“It is a good thing for an uneducated man to read books of quotations.”— Winston S. Churchill
"E' una buona cosa, per un uomo non istruito, leggere un libro di citazioni".
Pure Winston Curchill era un fan delle quote (in italiano citazioni), come conferma questa quote sulle quote.
Ma a cosa servono?
Me lo sono sempre chiesto.
Sono frasi prese assolutamente fuori contesto, da persone che non conosciamo per nulla e di cui non sappiamo nulla.
Però ci piacciono da impazzire.
Le quote sono l'unica cosa che c'è dalla primissima edizione di Weekly Hacks e più o meno tutte le newsletter che seguo ne hanno una versione.
Io addirittura ne ho una come sfondo del desktop e, nel mio podcast, chiedo anche a tutti i titani la loro quote preferita [Link]
E mi sono sempre chiesto perché certe quote per me hanno un significato assurdo che per altri non fanno nulla, e quote preferite di altri che a me sembrano prive di significato.
Me lo stavo chiedendo finché non ho sentito il podcast di Naval Ravikant How to get rich [Link], che ha messo a parole quello che io non riuscivo, e ho sentito il famoso click.
Le quote sono mental hooks per cose che sappiamo già e lezioni che abbiamo già imparato.
Sono dei reminder per ricordarci, in una frase di poche parole, lezioni importantissime.
Sono come una shortcut mentale per quella lezione.
Il corollario di questo è che, se non hai una lezione imparata correlata a quella quote, ti sembra vuota perché le quote davvero sono solo frasi vuote.
Siamo noi che ci attacchiamo il significato che meglio ci serve.
Se dico una quote a un bambino di 10 anni, è molto improbabile che ne tragga qualcosa, perché non ha vere lezioni profonde da attaccarci.
Ti faccio l'esempio con due delle mie quote preferite
"You are more powerful thank you think. Act accordingly"— Seth Godin
"Sei più forte di quello che pensi. Agisci di conseguenza"
La parte più significativa per me è il Act accordingly.
Mi avessero mostrato questa quote 10 anni fa avrei detto "Boh va be', carina".
Ma l'ho letta la prima volta dopo un po' di casi in cui avevo agito, dopo mille titubanze e dubbi, e le cose erano andate bene, anzi la mia vita è poi completamente cambiata.
Parlo di quando sono entrato in Junior Enterprises Europe (ho mandato l'application un'ora prima della scadenza, pieno di dubbi), quando mi sono messo in proprio, quando ho lanciato il podcast etc.
Ho realizzato che tutti i dubbi e le titubanze sono molto più grandi delle attuali difficoltà. Certamente non è facile, ma nemmeno così difficile come la nostra testa ci fa pensare.
Quindi ogni volta che sono titubante sul fare o non fare qualcosa, ripenso a questa quote, che mi fa tornare in mente tutte le volte in cui ho provato e ci sono riuscito, nonostante i mille dubbi.
E quindi questa quote ha effetti concreti sulla mia vita: mi spinge ad agire.
Di fatto la mia vita quindi è diversa grazie a queste 9 parole.
La seconda è
"Hard choices, easy life. Easy choices, hard life"— Jerzy Gregoreck
"Scelte difficili, vita facile. Scelte facili, vita difficile"
Jerzy ha vinto diverse medaglie olimpiche nel sollevamento di pesi, sia come atleta che come allenatore.
Quello che lui intendeva principalmente con questa quote, era legato all'allenamento: se scegli di allenarti e fare stretching, che è una scelta difficile, poi avrai una vita facile perché sarai molto più forte e più sano.
Se invece scegli di stare sul divano, saltare quell'allenamento o lo stretching, poi avrai una vita più difficile perché sarai meno in forma.
Ma per me il significato è completamente diverso.
Io sono tendenzialmente avverso al confronto e alle conversazioni difficili.
Mi dispiace fare stare male o deludere le persone e quindi tendo a non tirare fuori gli argomenti spinosi (motivo per cui ho bisogno di una moglie che accetti di fare le feedback session [Link])
Questo mi ha portato molto spesso in situazioni spiacevoli, come sempre quando si posticipano delle conversazioni che vanno fatte.
Dopo averle avute però, e aver sofferto per quel momento, sono sempre stato immensamente meglio, soprattutto a distanza di mesi.
Per me questo è il reminder: la potrei tradurre con "Conversazioni difficili, vita facile".
E quindi, ogni volta che sto per posticipare una conversazione difficile, la rileggo e mi spingo a farla.
Non funziona sempre, ma un buon 75% delle volte si.
Grazie a questa quote ho trovato il coraggio di fare almeno 4/5 conversazioni davvero difficili, con effetti molto importanti sulla mia vita.
Non male per 8 parole di un vecchio sollevatore di pesi ungherese.
Quindi, come rendere utile una quote?
Beh, noi ci ricordiamo ciò che genera emozioni.
Quando una quote ti genera un'emozione forte, la senti particolarmente tua, fermati un secondo a ponderarla.
Soffermati nel pensare a che lezione l'hai associata, stringi questo collegamento e crea una forte associazione mentale.
Poi metti la quote in posti dove la vedi spesso.
Una frasetta di quattro parole funge da reminder per lezioni importantissime che, se poi si traducono in azioni, possono stravolgere la tua vita.
In ogni Weekly Hacks c'è una quote, ma prima era a fini ispirazionali.
Volevo darti quel senso di "tutto è possibile" prima di partire per il weekend, ma la realtà è che delle quote che ti ho mandato probabilmente ne ricordi gran poche (ne ricordo poche io pensati).
Ora spero solo che, prima o poi, una delle quote funga da appiglio mnemonico per una lezione importantissima, che ti spinga ad agire e che abbia effetti positivi nella tua vita.
Quindi fermati e pondera le quote: abbandona quelle che non ti dicono nulla e tieni a mente quelle che ti piacciono.
“You do not write your life with words...You write it with actions. What you think is not important. It is only important what you do.”― Patrick Ness